APPARIZIONI A GHIAIE DI BONATE? È TUTTO FALSO? IL VESCOVO DI BERGAMO CONFERMA IL NON CONSTAT. MA AUTORIZZA IL CULTO ALLA SACRA FAMIGLIA

Non constat. Cioè tradotto: non è vero.  Non sono vere le apparizioni di Ghiaie di Bonate. Questo è quanto.  Sembra non lasciare spazio a nessuna speranza il decreto del 1° gennaio 2019 a firma del vescovo di Bergamo (da cui dipende Ghiaie di Bonate) mons. Francesco Beschi. Un provvedimento che mette la parola fine a quelle esperienze (che io personalmente ritengo fuori dal comune) di Adelaide Roncalli, che quando me ne occupai, molto mi avevano colpito e commosso.

Insieme al decreto la diocesi ha pubblicato anche una Lettera ai pellegrini. E anche qui  il non constat sembra lapidario e non dare scampo: “Il vescovo mons. Adriano Bernareggi (era il vescovo nel periodo delle presunte apparizioni) – si legge nella Lettera –  dopo attenta riflessione, ponderata ogni cosa, giunse a dichiarare che non vi erano elementi tali da potersi stabilire la soprannaturalità delle presunte apparizioni: non constat!”. Questo è il decreto di allora ed è chiarissimo.

Ed ecco il punto più controverso del pronunciamento della Lettera ai pellegrini resa nota in questi giorni: “Fu un giudizio solido (il non costat del vescovo Bernareggi): nei decenni successivi, i vescovi di Bergamo, personalmente e con l’aiuto di esperti, sempre in dialogo con la Santa Sede, non cessarono di interrogare e di interrogarsi sui fatti di Ghiaie, ma mai hanno ritenuto di discostarsi da tale autorevole giudizio”.

“Oggi come allora  – eccolo il nocciolo – non vi sono elementi sufficienti che possano attestare il carattere soprannaturale delle presunte apparizioni”.

Quindi anche per il vescovo attuale di Bergamo resta il giudizio negativo su quanto accaduto a Ghiaie di Bonate e sulle esperienze di cui si è detta destinataria la piccola Adelaide.

È tutto cancellato. Non c’è spazio per Adelaide che – per la Chiesa – non ha avuto nessun ruolo. Neanche come promotrice del culto alla Vergine e alla Sacra Famiglia.

Vero è che resta il culto a Maria Regina della Famiglia. Anzi viene incoraggiata la devozione sull’esempio della casa di Nazaret. Una “devozione vera, concreta, umile e fedele, nella Chiesa e con la Chiesa, che illumina il cammino di tanti fedeli”.

Ma è una magra consolazione.

Almeno per me.

E cosa succederà ora? I famosi e bellissimi quadri fatti disegnare su indicazione di Adelaide potranno restare nella cappellina? Si potrà ancora far riferimento ad Adelaide? E i pellegrini continueranno ad arrivare dopo che scomparirà ogni riferimento ad Adelaide?

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7 risposte a "APPARIZIONI A GHIAIE DI BONATE? È TUTTO FALSO? IL VESCOVO DI BERGAMO CONFERMA IL NON CONSTAT. MA AUTORIZZA IL CULTO ALLA SACRA FAMIGLIA"

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      1. Non è vero.
        “Non constat de supernaturalitate” è la formula dubitativa
        Il giudizio negativo è il:
        “Constat de non supernaturalitate”: Rifiuto (si conferma l’origine non soprannaturale)

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  1. Pure io ci credo. Mi attengo però (a malincuore), sempre alle decisioni del Vescovo, che fino a prova contraria rimangono insindacabili e vanno rispettate. Il tempo (e lo Spirito Santo), illuminerà i cuori.

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  2. Ma quale Madonna pregheranno davvero i devoti di Ghiaie, e davanti a quali effigie, visto che alla Cappelletta vi sono ovunque i segni che ricordano i Fatti del 1944?
    E come la mettiamo con tutto il materiale religioso che ricorda le apparizioni del maggio 1944 venduto o meglio “offerto” nella piccola cancelleria posta dietro (statue, immaginette, rosari, ricordi, ceri votivi, e i libri di Lucia Amour – e solo i suoi!!! -)?
    Sapranno rinunciare agli ingenti proventi provenienti dalla cancelleria? Credo proprio di no!
    E poi perché hanno esposto alla Cappelletta il grande quadro della Balzarini di proprietà di Adelaide? Perché hanno collocato una grande statua sotto protezione in plexiglass raffigurante la Madonna apparsa ad Adelaide? Perché hanno tolto dalla segregazione di Martinengo il famoso dipinto di G.B. Galizzi eseguito nel 1944 con l’assistenza di Adelaide che indicava i colori, e l’hanno portato qualche mese fa a Ghiaie di Bonate e posto nella sacrestia della chiesa Parrocchiale? ecc…

    E che dire delle considerazioni fatte da Papa Giovanni XXIII nella sua lettera a mons. Battaglia dell’08 luglio 1960? “Ciò che vale in subjecta materia è la testimonianza della veggente: e la fondatezza di quanto ancora asserisce a 21 anni ed in conformità alla sua prima asserzione a 7 anni: e ritirata in seguito alle minacce, alla paura dell’inferno fattale da qualcuno. Ella pare che insista sul terrore di quelle minacce …”.
    Papa Giovanni XXIII era stato chiaro e le parole di un santo non valgono proprio nulla per la Curia di Bergamo? Pare di sì.

    E come la mettiamo con i sei fenomeni solari visti da centinaia di chilometri e da milioni di persone, le tante guarigioni avvenute nel 1944 a Ghiaie e documentate, le profezie mal interpretate, il processo farsa a una bambina incapace giuridicamente di deporre, i tanti misfatti commessi dall’inquisitore don Luigi Cortesi per ottenere la ritrattazione delle apparizioni, il calvario subito da Adelaide? Non consta!!!!

    Sto studiando da oltre 25 anni il Caso Ghiaie e dalle mie ricerche e dai miei studi e approfondimenti, pubblicati nel sito http://www.madonnadelleghiaie.it, e dal mio libro “Non mi hanno voluta!”, sono emersi tanti elementi nuovi che avrebbero dovuto far discutere e portare alla riapertura del caso e all’approvazione delle apparizioni. Ma temo proprio che non abbiamo letto nulla!

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  3. Quando si arriva a una conclusione in base a dei dati, non è difficile esporre i dati stessi in modo da aiutare a capire le conclusioni. È la carità della verità. È lecito attendersi anche questo servizio oltre alla confer a di un culto che sembra aver coinvolto tanti creduloni, compreso lo stressors vescovo Bernareggi e un papa Giovanni XXIII santo.

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  4. Negare difronte all’evidenza è molto facile anche per la Chiesa. D’altronde anche le apparizioni più famose come Lourdes, Fatima e poi anche Medjugorje successivamente riconosciute, non hanno avuto vita facile nonostante tutto!!!
    Per me, dopo essermi documentato attraverso vari testi scritti da professionisti di un certo spessore e i tanti filmati dell’epoca, a Ghiaie la Regina della Famiglia c’è stata veramente, bisogna solo pregare e pregare molto !!!

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