CORONAVIRUS, CONTAGIATA L’UNIVERSITÀ DEI SALESIANI A ROMA. E PENSARE CHE PROPRIO GIOVANNI BOSCO FERMÒ IL COLERA A TORINO

Curioso destino quello dei Salesiani, la congregazione religiosa fondata dal grande Giovanni Bosco. Sì perché proprio loro – se la notizia fosse confermata – sarebbero la causa del principale focolaio di coronavirus nella capitale.

Secondo alcune informazioni, infatti, la Pontificia Università Salesiana, con sede a Roma al Nuovo Salario, sarebbe stata colpita duramente dal Covid19 con oltre 30 contagiati, di cui quattro in gravissime condizioni.

Una situazione allarmante – che ci auguriamo si risolva per il meglio – e particolare.

Particolare perché proprio il fondatore dei Salesiani, Giovanni Bosco appunto, quando nel 1854 a Torino scoppiò il colera, fece qualcosa di miracoloso. Il colera ha il suo epicentro a Borgo Dora, dove si ammassano gli immigrati, a due passi dall’Oratorio di Don Bosco.

Il sindaco rivolge un appello alla città, ma non si trovano volontari per assistere i malati né per trasportarli al Lazzaretto. Tutti sono presi dal panico. Il giorno della Madonna della Neve (5 agosto) Don Bosco raduna i suoi ragazzi e promette: “Se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato mortale, io vi assicuro che nessuno di voi sarà colpito dalla peste” e chiede loro di dedicarsi all’assistenza degli appestati.

Tre squadre: i grandi a servire nel Lazzaretto e nelle case, i meno grandi a raccogliere i moribondi nelle strade e i malati abbandonati nelle case. I piccoli in casa disposti alle chiamate di pronto intervento.

Ognuno con una bottiglietta di aceto per lavarsi le mani dopo aver toccato i malati. La città, le autorità, anche se anticlericali, sono sbalordite e affascinate.

L’emergenza finisce il 21 novembre. Tra agosto e novembre a Torino ci sono stati 2.500 appestati e 1.400 morti. Ecco il miracolo: nessuno dei ragazzi di Don Bosco si ammalò.

Con l’augurio, dunque, che alla Pontificia Università Salesiana tutti guariscano al più presto.

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©David Murgia

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Una risposta a "CORONAVIRUS, CONTAGIATA L’UNIVERSITÀ DEI SALESIANI A ROMA. E PENSARE CHE PROPRIO GIOVANNI BOSCO FERMÒ IL COLERA A TORINO"

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  1. Infatti ,ai tempi di don Bosco i giovani a dottrina venivano messi in guardia dalla gravità dei peccati mortali, ed esortati alla Confessione frequente,cosi facendo erano protetti sia dai mali naturali,sia dai mali sopranaturali!!! ….Oggi invece molti pastori sono preocupati del inquinamento ambientale,e molti giovani pur frequentando la Chiesa,si vantano di compiere peccati (masturbazione,sesso prematrimoniale,ecc.),che lo stesso don Bosco riteneva pericolosi per la Salvezza eterna!!!

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