Conosco Claudia Koll e posso assicurare che è una persona seria e di fede. La sua è davvero una conversione che l’ha cambiata in tutto. E non mi riferisco solo alla sua carriera cinematografica. Ma soprattutto al suo modo di intendere la fede e servire gli altri.
Per cui non sono affatto sorpreso delle sue recenti rivelazioni sul diavolo. Anzi, se devo dirla tutta me le aspettavo.
Da anni mi occupo di esorcismi e satanismo con il programma Vade Retro e posso assicurarvi che sono stato testimone diretto di molti fatti inspiegabili.
Fatti che poi ho raccolto in un libro.
Per chi non lo sapesse, Claudia Koll recentemente ha rivelato – nel corso di una intervista televisiva – di essere stata aggredita fisicamente dal demonio, da cui è riuscita a sfuggire grazie ai suoi ricordi del film L’esorcista.
Ecco le parole esatte: “Io sono stata aggredita fisicamente, questo sì. Mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi – ha raccontato riferendosi a Satana – Quindi era uno spirito, non l’ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l’odio che ha nei confronti dell’uomo e del corpo dell’uomo, l’accanimento che ha“.
A quel punto Claudia si è ricordata del film di William Friedkin: “E in quel momento – ha raccontato – io penso sia stato Dio stesso ad aiutarmi, perché ricordai di un film che avevo visto da ragazzina, appunto i primi film da adolescente quando andavo al cinema: ‘L’esorcista‘. Mi ricordai che il sacerdote teneva fra le mani il crocefisso e quindi presi il crocefisso fra le mani e gridai il Padre Nostro. Io penso che mi ha ispirato Dio perché nel Padre Nostro noi diciamo ‘Liberaci dal Male‘”.
Ebbene forse a qualcuno verrà da sorridere pensando a questo episodio. Magari solleverà risolini e battute anche di qualche ecclesiastico e prelato.
Eppure, nella letteratura e soprattutto nella prassi esorcistica, quello che è accaduto a Claudia non è affatto una novità. Anzi, esorcisti e soprattutto persone che soffrono disturbi diabolici, raccontano spesso di fatti analoghi, cioè “di sentirsi strangolare” e “di sentirsi aggredire fisicamente”.
Solo per fare un esempio, voglio ricordare l’incredibile storia di padre Dionisio Ferraro, originario di Vincenza e missionario in Guinea Bissau. Ebbene, durante la preparazione di un opuscolo sulla fede, una notte è stato frustato a sangue dal diavolo, con ferire profonde sul corpo.
Come spesso lui stesso racconta, in Africa la presenza di Satana “non stupisce nessuno”, in Italia “è presente” ma “se ne parla troppo poco”.
Questo il suo racconto di quella tragica esperienza come riportato da un’autorevole agenzia di stampa.
Vi consiglio di leggerlo tutto d’un fiato.
“Nel 2011 ero venuto in Italia, rimanendo colpito dalla mancanza di fede in molti, e Benedetto XVI aveva indetto l’Anno della Fede (11 ottobre 2011 – 24 novembre 2012). Tornando in Guinea a marzo, mi ero proposto di scrivere un opuscolo in criolo (lingua nazionale, col portoghese) intitolato: ‘Signore, rafforzaci nella fede’. Mi serviva per la preparazione degli adulti al battesimo, ma andava bene anche per altri, fino all’ultimo capitoletto sulla Madonna, nostra Madre nella fede. Circa 50 paginette. L’ho preparato e poi mi sono proposto di portarlo a Bissau in tipografia, ma non trovavo la giornata libera: 120 km all’andata, con quelle strade ci vogliono circa 3 ore o anche più (e altrettante al ritorno)! A Bambadinca io vado a letto presto. Non abbiamo luce elettrica e nemmeno televisione, all’aperto ci sono le zanzare, così alle 21 vado a letto. Dormo bene e subito. All’una di notte mi sveglio, accendo la lampada e mi alzo: prego e scrivo fino a circa le 3, poi mi viene ancora sonno e dormo fino alle 5,30-6, senza mettere la sveglia”.
“All’una di notte del 23 marzo 2011 mi alzo, rileggo l’opuscolo, mi piace e decido che il giorno dopo vado a Bissau dal tipografo. Mi metto a letto piegato verso sinistra e quando sento che viene il sonno mi giro sulla destra e dormo. Da noi in Guinea, in stanze ben chiuse e senza luce, dormiamo senza nessun vestito o copertura per il caldo. Sto addormentandomi e sento delle frustate tremende sulla spalla sinistra, sul braccio, sul lato sinistro del corpo e sulla gamba. Grido dal dolore e dallo stupore e mentre qualcuno nel buio continua a frustarmi, cerco di proteggermi la testa con le mani e penso che dormo nella stanza di una casa in muratura, la porta è ben chiusa e le due finestre hanno le inferriate. Nessuno può entrare in stanza, mi viene in mente il demonio e grido: ‘Vade retro, Satana! Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!’. E, magicamente, le frustate cessano. Grido ancora ma è inutile in casa non c’è nessuno. Sento sulla spalla sinistra e sul ginocchio che c’è del sangue, mi spavento e prego Gesù e Maria, accendo la lampada, mi guardo allo specchio e vedo il sangue. Mi lavo, mi asciugo, metto polvere di penicillina e una pomata antibiotica, la cura poi è andata avanti una quindicina di giorni. Sento molto dolore, ma questo non mi impedisce di pensare: vado alla porta, è chiusa a chiave dall’interno, le inferriate solide e intatte, guardo sotto il letto e nell’armadio, non c’è nessuno, nello stanzino del bagno nemmeno. Grido a me stesso e al Signore: ‘È il demonio, non vuole che pubblichi questo libretto’. Mi inginocchio e prego ancora“.
“Mi rimetto a letto e il Signore mi manda di nuovo il sonno, quando squilla la sveglia mi alzo. Penso che debbo far vedere le ferite e il sangue al vescovo. Vado a Bafatà da mons. Pedro Zilli, italo-brasiliano del Pime, vede le ferite e sente il mio racconto, mi dice di pregare prima di andare a letto e dare la benedizione alla stanza; poi vado a Bissau e faccio vedere le ferite al superiore regionale del Pime in Guinea, p. Davide Sciocco, e anche lui mi dice di pregare. Più tardi l’ho poi raccontato al vicario generale della diocesi di Bafatà che è un prete “fidei donum” diocesano di Verona, don Luca Pedretti: ‘Tieni sempre l’acqua benedetta in camera e dai la benedizione’. “Dopo questo fatto, ho pensato: ‘Il mio libretto è incompleto’. Così, dopo l’ultimo capitolo sulla Madonna nostra Madre nella fede, ne aggiungo un altro sul demonio. Ho citato alcuni testi biblici dell’Antico Testamento e poi Marco 1,13, Gesù va nel deserto 40 giorni poi è tentato dal diavolo; e ancora Marco 4, 15, Satana porta via la Parola di Dio seminata e altre citazioni con brevi commenti. Aggiungo: questi sono fatti biblici, che possono sembrare lontani da noi e non più attuali oggi. Invece sono confermati dalla mia esperienza. E racconto quel che mi è capitato: nella notte del 23 marzo 2011, Satana mi ha frustato perché non voleva che pubblicassi questo libretto“.
Vi consiglio il mio ultimo volume su Medjugorje che parla anche del Diavolo e che raccoglie materiale stilato dalla Pontificia Commissione Internazionale – guidata dal cardinale Camillo Ruini – che ha indagato su fenomeni straordinari pubblicato in versione cartacea e anche in versione Kindle.
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©David Murgia

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