Un nuovo dramma si abbatte sulla vita di Ania Golędzinowska, ex top model e volto noto della Tv. Fidanzata ufficialmente per 3 anni con il nipote dell’ex premier Silvio Berlusconi, Paolo Enrico Beretta (tuttora i rapporti sono ottimi) un bel giorno Ania decide di lasciare tutto. Si toglie le scarpe di Chanel e va sul Podbro. Va a vivere a Medjugorje, nella cittadina della Bosnia Erzegovina dove da circa 40 anni apparirebbe a sei veggenti la Gospa, la Madonna.
Qui vivrà dalle suore per ben tre anni. E sempre qui da il via a un progetto per i giovani che si chiama “Cuori Puri” (l’associazione è seguita su facebook da oltre 40mila persone).
Ma la vita religiosa non fa per lei. Conosce lì un ragazzo e decide di sposarsi.
Il suo matrimonio è seguito da giornalisti e paparazzi. Un prete – quasi fosse un gesto profetico – cerca peró di metterla in guardia da questo matrimonio, ma lei, consigliata da altre persone, non lo ascolta.
Le foto che la ritraggono quel giorno mostrano una ragazza felice e spensierata.

Ma non è oro tutto ciò che luccica.
Ad un certo punto cambia qualcosa. Ania appare sempre più affaticata, perfino ingrassata meno disponibile per incontri e testimonianze. A tratti diventa anche scontrosa e scorbutica (anche con me).
In tanti non capiscono cosa le sta succedendo. Poi scopro – da alcuni documenti a cui ho avuto accesso – che Ania ha passato davvero dei momenti molto difficili e brutti. Un vero calvario lastricato da inganni e tranelli a cui Ania non si è piegata rifiutando qualsiasi compromesso. Vengo anche a sapere che – per un periodo di tempo – è finita perfino in ospedale per esaurimento nervoso.

E per salvare la propria fede ha chiesto la nullità del suo matrimonio. Una richiesta che da diversi anni anche alcuni sacerdoti e vescovi le suggerivano di intraprendere.
“Cosa straordinaria – si legge nella documentazione processuale canonica – è che Ania nonostante sapesse che il matrimonio fosse nullo, ha voluto comunque restargli accanto non per salvare il matrimonio ma la persona“.
La nullità matrimoniale le è stata concessa in soli tre mesi dal vescovo della sua diocesi (Polonia) con capo di nullità di “induzione in errore con dolo all’attore circa una qualità dell’altra persona che poteva gravemente perturbare la comunità della vita coniugale”.
Molte le testimonianze a favore di Ania da parte di diversi consacrati tra preti, vescovi, suore e fedeli.

Oggi Ania ha ricominciato tutto da zero. Ha ripreso le forze e ha quasi concluso la scuola per Consulenti di Immagine e pian piano sta riprendendo in mano anche l’evangelizzazione.
Mi ripete spesso: “Perché nella vita si può perdere tutto tranne che la fede”.
Sempre per restare in tema, per capire quello che succede a Medjugorje vi consiglio di leggere il mio ultimo libro “Rapporto su Medjugorje”, cioè il documento segreto pontificio – redatto dalla Pontificia Commissione Internazionale che ha indagato su questi fenomeni per anni – che ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle.
Per saperne di più iscriviti al mio canale Youtube.
©David Murgia

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