Ennesima porta del convento chiusa. Ma questa volta si tratta di un convento prestigioso, dove padre Pio alloggò più volte. Come sia possibile che un luogo legato a uno dei santi più noti di questo secolo non abbia vocazioni, per me resta un mistero. Ma il fatto è che il convento dei frati cappuccini di Venafro (Isernia) chiuderà dal prossimo settembre per mancanza di vocazioni: la decisione è stata resa nota dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, Francesco Di Leo, di cui fa parte la comunità religiosa venafrana.
Nel convento, dove alloggiò anche Padre Pio, sono rimasti tre frati, un numero ritenuto insufficiente per tenerlo ancora in vita, ma – chiarisce la nota del Ministro provinciale – nel Santuario attiguo sarà garantita la celebrazione delle funzioni religiose dagli stessi frati che, tra poco più di un mese, saranno trasferiti al convento dei cappuccini di Isernia.
Nella cripta della chiesa adiacente al convento c’è il sarcofago di San Nicandro, lì martirizzato per la fede con i Santi Marciano e Daria. E lì c’è il pozzetto che si riempie della Santa Manna a giugno durante i festeggiamenti per i santi patroni della città.
Di questa Santa Manna mi sono occupato in una puntata di Indagine ai Confini del Sacro (se vuoi guardala QUI).
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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