Fa un certo effetto, almeno per chi come il sottoscritto è stato uno dei primi a dare la notizia al mondo, vedere in questo video (se non riesci a vederlo CLICCA QUI) monsignor Emmanuel Milingo, a casa propria (nello Zimbabwe) insieme alla moglie Maria Sung.
Sono passati più di vent’anni da quando l’ex arvescovo di Lusaka, noto esorcista, guaritore, musicista (amico di Lucio Dalla) salì agli onori delle cronache mondiali perché decise di sposarsi con una donna, Maria Sung, scelta appositamente per lui dal discusso (è morto nel 2012) fondatore della Chiesa dell’Unificazione ( da molti considerata una vera e propria setta) Reverendo Moon.
Io da giovane cronista fui tra i primi, insieme allo scomparso collega e amico Orazio Petrosillo, ad occuparmi – per il quotidiano per cui lavoravo – di questa assurda vicenda.
Davvero una brutta storia che oggi a volerla rileggere forse si sarebbe potuta gestire e risolvere in altro modo. Magari anche chiedendo ad alcuni amici che conoscevano bene Milingo e che avevano una certa influenza su di lui, come il caro don Gino e don Sergio Mercanzin.
Monsignor Milingo era molto amico anche di don Amorth.
Monsignor Milingo si sentiva vittima di ostracismo da parte di alcuni esponenti della curia romana e forse è stato proprio questo il motivo principale per cui è caduto, in un momento di debolezza, nelle mani del reverendo Moon.
E forse, anche dopo il matrimonio, si sarebbe potuto intervenire in modo più diplomatico, magari salvando così capre e cavoli.
E soprattutto si sarebbe potuto evitare lo strappo definitivo con Roma con la conscrazione di alcuni vescovi, senza l’ autorizzazione del Vaticano, da parte di Milingo.
Oggi Milingo ha 93 anni e vederlo in questo video mi crea un po’ di disagio.
Mi dicono che avrebbe voluto incontrare il Papa. Ma non c’è riuscito.
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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