Riconosciuta grazie al tatuaggio 666. Così sono riusciti a identificare Emanuela Ruggeri, il cui corpo è stato rinvenuto ieri tra cespugli e rovi nella periferia est della Capitale. La ragazza – 32 anni – era scomparsa da una settimana. La mamma aveva presentato denuncia dopo non averla più vista tornare a casa.
Le indagini sono ancora in corso. Ma quello che colpisce è che il riconoscimento – il corpo era sfigurato – è stato possibile proprio grazie al tatuaggio che reca il macabro numero 666. Perchè, anche se vogliamo essere moderni e tentare una riabilitazione di questo numero, esso è noto principalmente come il “numero della Bestia”, un simbolo apocalittico che appare nel Libro dell’Apocalisse nel Nuovo Testamento della Bibbia cristiana. È stato interpretato in molti modi nel corso dei secoli, ma sempre legato a concetti di male, Anticristo o poteri satanici.
Il riferimento più famoso al 666 si trova nella visione apocalittica dell’apostolo Giovanni e riguarda una bestia che impone un marchio e il cui numero è 666: “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: è infatti un numero d’uomo. Il suo numero è seicentosessantasei.”
Nella tradizione cristiana, 666 è quindi spesso associato all’Anticristo o a Satana.
Le interpretazioni medievali e moderne lo hanno comunque caricato di connotazioni sataniche, usandolo come simbolo del male assoluto.
Uno dei Padri della Chiesa, tra i più autorevoli, Sant’Ireneo di Lione (II secolo) nel suo testo Adversus Haereses fa riferimento al numero 666 come legato al nome del futuro Anticristo.
Oggi, il numero 666 continua ad avere un forte impatto simbolico e culturale. In ambienti cristiani fondamentalisti, il 666 è ancora considerato il numero dell’Anticristo o un segno dei tempi ultimi (eschatologia). Alcuni gruppi vedono in eventi politici o tecnologici (es. microchip, intelligenza artificiale) un pericolo collegabile a “il marchio della bestia” di Apocalisse 13.
Ma la domanda resta: perché una ragazza decide di farsi tatuare in un posto del proprio corpo visibile a tutti un simbolo così carico di interpretazioni negative e malefiche? Il tatuaggio, da sempre – dai tempi dei marcatori lauretani – è un simbolo di appartenenza, di riconoscimento del proprio gruppo.
Può aver deciso di tatuarselo solo per moda? O per compiacere qualcuno? Oppure perchè ne ignorava la corretta simbologia? Fatto sta che, almeno per ora, il suo riconoscimento lo si deve proprio al 666 tatuato sul braccio sinistro. E’ stata riconosciuta grazie al “numero della Bestia”.
Questo sì che è un paradosso.
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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