C’è troppa confusione. Non si può andare avanti così. Servono regole chiare e precise. Altrimenti si rischiano altri boomerang come il cinedocumentario “Liberami” (di Federica Di Giacomo). L’Associazione internazionale degli esorcisti (AIE) – guidata da P. Francesco Bamonte – come una corazzata scende in campo e dichiara guerra agli esorcisti abusivi e a quelli che praticano riti fai-da-te. E il campo di battaglia è il prossimo Corso su Esorcismo e Preghiere di Liberazione (dodicesima edizione) che si terrà a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
Attesissimo per il primo giorno (il corso dura una settimana) è l’intervento di P. Paolo Carlin, portavoce dell’AIE che già dal titolo annuncia lo sparo di una cannonata: “Linee guida per una corretta prassi del ministero dell’esorcismo”.
Per l’AIE, infatti, sarebbero troppi gli abusi liturgici compiuti da esorcisti improvvisati. Ma soprattutto l’indice viene puntato su quelle situazioni che, nel tempo, sono degenerate in veri e propri crimini. Ultima la vicenda, che ha scosso tutta Palermo, relativa a Padre Salvatore Anello, accusato (insieme a un colonnello) di avere abusato di diverse donne e anche minorenni, durante alcuni riti di “purificazione”, per scacciare il demonio dalle donne che si rivolgevano ai due.
Ma non è tutto. L’ultimo giorno del corso, sabato 13 maggio, è prevista una curiosa tavola rotonda a cui partecipano esorcisti di spessore (Bamonte, Carlin, Macor e Dermine) per trattare il film “Liberami” di Federica Di Giacomo.
Fatto curioso, visto che comunque l’Aie, già un anno fa, aveva bollato il documentario in questione considerato come non veritiero.
Da segnalare poi l’intervento relativo ai culti afromaericani (voodoo, santeria, candomblé) e i legami con l’azione straordinaria del demonio (l’intervento è di Don Luis Santamaría del Rio) e la presenza di Salvatore Martinez, primo laico alla presidenza nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo. Di cosa parlerà? Come possono i laici e i movimenti ecclesiali essere d’ausilio all’esorcista.
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