Ha dell’incredibile quello che sta accadendo in queste ore ad Agira (in provincia di Enna). Da qualche giorno, infatti, una statua di San Filippo – il patrono del paese, la cui devozione travalica anche i confini nazionali – trasuda un liquido molto particolare, come fosse olio. La statua (è di fattura risalente circa al 1500) si trova nella sacrestia della reale abbazia della cittadina, ora chiusa al pubblico e ai fedeli per disposizione del vescovo di Nicosia
Sono ora in grado di rivelare altre informazioni a riguardo.
A cominciare da questo video inedito che mostra – in esclusiva per i lettori di questo blog – la lacrimazione in diretta avvenuta questa estate. Con dettagli importanti per comprendere il fenomeno.
Non è tutto.
Mi risulta inoltre che le lacrimazioni di San Filippo sono iniziate lo scorso 15 luglio. Il fenomeno si è consumato davanti a due fedeli.
Poi si è ripetuto il 5 settembre per ben tre volte. E ancora il 9 settembre (prima della messa serale) e il 10 settembre scorso.
Ma la vera trasudazione, quella più abbondante, si è verificata nientemeno che il giorno 15 settembre. Cioè esattamente nello stesso giorno in cui Papa Francesco era in visita a Palermo.
Infine il “sudore” sarebbe nuovamente sceso dal viso della statua di San Filippo il 20 settembre scorso.
Ma non finisce qui. Perché la vera novità è che il testimone oculare principale dell’accaduto è un signore di 60anni che afferma di avere visto sudare la statua durante la festa di San Filippo (il 12 agosto) e successivamente di aver avuto una visione proprio del Santo. Il tutto prima di essere operato al cuore.
La sostanza che trasuda è un liquido profumato.
Forse non tutti sanno che San Filippo (V secolo) era un taumaturgo e un’esorcista (ha scacciato diavoli e satanassi). Originario della Siria è venerato come santo sia dalla chiesa cattolica sia dalla chiesa ortodossa. Ecco perché qualcuno pensa che quel liquido che trasuda dalla sua effige potrebbe in realtà essere myron, ovvero la “manna” cioè una particolare sostanza di particolare purezza. Stesso fenomeno che riguarderebbe anche le reliquie di un altro santo amato dagli ortodossi: San Nicola da Bari.
©David Murgia
In casi come questi, un’indagine rigorosa ed accurata è più che mai necessaria per fugare il campo da ogni dubbio. E se non c’è frode, è senz’altro un evento miracoloso; possibilissimo: la Sicilia, terra di fede, non è certamente nuova a questa tipologia di eventi.
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