“Io non parlo mai di Medjugorje, per tanti motivi. Però assolutamente dico che Medjugorje non ha nulla di malefico perché sarebbe uno scacco matto a ciò che è la mente diabolica, perversa. Allontanare gli amici di Cristo a Cristo stesso che è amico. È una contraddizione. Non ha senso”.
Chi parla è padre Salvatore Perella, uno dei più grandi mariologi viventi. Per anni è stato il preside della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” e da tempo si occupa di apparizioni e di mariofanie con scritti e pubblicazioni scientifiche. Qualcuno dice che sia stato lui la mente – insieme al cardinale Camillo Ruini e ad altri collaboratori – di quel capolavoro che è la Relazione finale della Commissione Pontificia Internazionale sui fenomeni di Medjugorje. Relazione rimasta top secret per molti anni e che ho deciso di pubblicare (vedi qui per la versione digitale e qui per quella cartacea) .
Infatti, sabato 29 marzo, andrà in onda, su Tv2000, per Indagine ai Confini del Sacro, un reportage su come riconoscere le apparizioni mariane false da quelle vere.
E ovviamente non potevamo non intervistarlo.
E ovviamente una domanda non poteva che essere proprio su Medjugorje.
“Non è possibile dire – afferma Perella – che un’apparizione ha del negativo-diabolico se porta persone a Dio. Sarebbe come dire che il diavolo è sciocco. Tutto è, malvagio sì. Ma sciocco non di certo”.
©David Murgia
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