UNA MONACHELLA, UNA GIORNALISTA E UN’ATTRICE COMBATTONO CONTRO IL MALIGNO. TRE STORIE IN ROSA PER RACCONTARE COME “IL DIAVOLO ESISTE DAVVERO”

Metti un giorno insieme un’attrice, una giornalista e una monachella. Poi uniscile con un unico filo conduttore: il diavolo.

Si proprio lui.

Tre storie così differenti. Eppure tutte raccontano la stessa cosa: sofferenza.

La prima. Paola Perego, attrice in un libro racconta: “Sono andata dall’esorcista, sentivo che stavo morendo”. Il racconto è nel suo libro intitolato “Dietro Le Quinte delle mie Paure”, in cui narra la sua guerra contro gli attacchi di panico che hanno accompagnato una fase della sua vita, portandola appunto a rivolgersi ad un esorcista. Come riporta il sito Coming Soon, durante una delle presentazioni del volume, la conduttrice ha deciso di parlare proprio dell’esorcismo: “All’improvviso senti che stai morendo e nessuno ti può salvare. Stai per essere aggredita da una belva feroce. Peccato che la belva feroce non esiste, sei tu”. Da qui la decisione di rivolgersi a Don Luigi per un esorcismo: “I miei genitori erano disperati, mi vedevano star male. Sembravo una posseduta. Mi hanno fatto bruciare cuscini e materassi“.

Cosa c’entrano i cuscini e i materassi? C’entrano perché secondo gli esorcisti è proprio qui che si nascondono gli oggetti del maleficio. Ecco perché è importante controllarli.

Seconda Storia. Barbara Palombelli, giornalista in una intervista a Di Più, parla della morte del padre e del suo rapporto con la fede. Le chiedono se di fronte al dolore abbia mai imprecato contro Dio, e lei risponde: “No… Certo quando perdemmo papà, ancora giovane, mi arrabbiai tantissimo…Tutta la mia famiglia era arrabbiatissima con lui…“. Ma non solo. La conduttrice conferma anche che, quando aveva 40 anni, fu sottoposta a un esorcismo: “Sì, ebbi a che fare con un esorcista. Mi guardò e mi disse che avevo il malocchio”, ricorda. Dunque aggiunge che decise di farsi sottoporre al rito per estirpare il malocchio, il periodo era durissimo, “troppi lutti in famiglia. E le cose andarono meglio? “Non so risponderle, ma non dimenticherò mai la formidabile carica ipnotica di quella preghiera dell’esorcista“, conclude la Palombelli.

Terza storia. Quella che a me piace di più. Maria Antonia Samà detta anche la monachella di San Bruno.  La sua è davvero una storia eccezionale. Il Papa qualche settimana fa ha firmato il suo decreto di beatificazione. È calabrese (nasce il 2 marzo 1875 a Sant’Andrea Jonio, in provincia di Catanzaro) e da ragazza viene colpita da una grave malattia, rimane paralizzata, con le ginocchia alzate. Costretta a letto in questa scomodissima posizione, Maria Antonia vive tutto con fede e invita quelli che vengono a visitarla ad avere sempre fiducia in Dio, in ogni situazione.  A 12 anni viene posseduta da uno spirito maligno che la tormenta nell’anima e nel corpo. Dopo atroci sofferenze, portata alla Certosa di Serra San Bruno,  a seguito di lunghi e ripetuti esorcismi viene liberata dallo spirito diabolico.

Alla drammatica situazione di chi vive ogni giorno sulla propria pelle il graffio del demonio ho dedicato un format televisivo Vade Retro in onda su Tv2000, l’emittente televisiva della Conferenza Episcopale Italiana.

Inoltre, sempre per raccontare la loro storia ho scritto un libro, Vade Retro (Oscar Mondadori).

Infine del diavolo e di esorcismi parla anche il Dossier vaticano segreto su Medjugorje che ho pubblicato sia in versione cartacea che in versione Kindle.

Per saperne di più iscriviti al mio canale Youtube.

©David Murgia

 

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