SEGNI NEL CIELO E SANGUE: MAMMA NATUZZA STUPISCE ANCORA CON QUEI DUE PRODIGI POST MORTEM CHE ANCORA NESSUNO RIESCE A SPIEGARE

Dodici anni ormai dopo la morte della Serva di Dio Natuzza Evolo, per tutti “mamma Natuzza” – avvenuta il primo novembre del 2009 –  due prodigi ancora restano inspiegabili e sono al vaglio del tribunale diocesano che si sta occupando della beatificazione della mistica di Paravati.

Il 3 novembre 2009, poche ore dopo la sua morte, e poche ore prima del suo funerale – alla presenza di numerosi testimoni (sacerdoti e medici) uscì dai piedi di Natuzza del sangue. Lo stesso fenomeno che le accadeva quando era in vita, segnando il suo corpo in particolari momenti liturgici, come la Quaresima o il Venerdì Santo.

Addirittura – come riferisce la Gazzetta del Sud – uno dei presenti al suo capezzale ha raccontato che la parte da dove era uscito il sangue in pochi minuti fu subito coperta dal altri presenti prima che nella cappella giungessero altri fedeli.

Ora che possa uscire del sangue dopo 48 ore che la persona è morta è per la scienza davvero inspiegabile.

L’altro fenomeno ricorda un po’ Medjugorje. Appena si seppe della morte di mamma Natuzza, ci fu un afflusso di gente, migliaia di pellegrini, provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo.

Molti di loro testimoniarono di aver visto nitidamente accanto alla luna due scie di nubi che formavano una croce proprio in direzione del santuario mariano della Villa della Gioia. Tra i testimoni dell’evento anche alcuni fotografi che ebbero modo di immortalare l’evento

Solo suggestione?

Difficile crederlo.

Come sempre Blaise Pascal aveva ragione: “Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere”.

Vi consiglio il mio ultimo volume su Medjugorje che parla anche del Diavolo e che raccoglie materiale stilato dalla Pontificia Commissione Internazionale – guidata dal cardinale Camillo Ruini – che ha indagato su fenomeni straordinari pubblicato in versione cartacea e anche in versione Kindle.

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©David Murgia