Si chiama Mélanie Calvat e insieme a Maximin Giraud è la veggente che nel 1846 a La Salette ha visto e parlato con la Bella Signora. Non solo. Ai due pastorelli la Madonna affida anche un segreto ciascuno – i cosiddetti segreti de La Salette i cui originali sono riuscito a trovare nell’archivio segreto della Congregazione per la Dottrina della Fede – che da oltre 170 anni sono al centro dell’attenzione di studiosi e della curiosità e morbosità di fedeli. Ma proprio a causa di questi segreti e delle speculazioni relative al loro contenuto, i due veggenti sono stati avvolti da una specie di “leggenda nera” e per questo soffriranno molto in vita e dopo la morte sono stati consegnati all’oblio e alla dimenticanza.
Soprattutto per Mélanie la vicenda dei segreti le peggiora la vita creandole intorno un clima di diffidenza e talvolta anche di derisione. Per questo fu costretta a vagare di città in città fino a morire ad Altamura, in completo anonimato.
Ecco qualche estratto dai famosi segreti di cui avevo già parlato:
“Il Papa sarà perseguitato da ogni direzione, gli si sparerà addosso, lo si vorrà uccidere, ma non gli si potrà far nulla, per questa volta il Vicario di Dio trionferà ancora”. (Segreto di Melanie).
“Arriveranno grandi disordini nella Chiesa e dovunque, poi dopo il nostro Santo padre il papa sarà perseguitato, il suo successore sarà un pontefice che nessuno si aspetta” . (Segreto di Maximin).
Ebbene la scoperta di alcuni abiti di Mélanie ritrovati in un baule nell’archivio della Basilica di Sant’Alfonso de Liguori a Pagani (Salerno) potrebbe cambiare la storia della veggente de La Salette.
Infatti gli indumenti ritrovati sono molto particolari. Sono infatti composti da disegni e simboli cristiani, in cui si rilevano alcune bruciature, ma soprattutto sono stati realizzati con una sostanza che sembra essere sangue.
In poche parole quelle presenti sulle vesti di Mélanie potrebbero essere delle “emografie”, cioè un particolare e raro fenomeno mistico cristiano in cui il sangue diventa scrittura o disegno (lo stesso fenomeno era presente nella vita di Natuzza Evolo, la famosa mistica di Paravati che presto diventerà beata).
Questo il video emozionante mentre scopro e tocco le vesti della veggente.
Presto gli indumenti saranno oggetto di analisi scientifiche e se l’ipotesi fosse confermata saremmo di fronte a una nuova rilettura di tutto il fenomeno de La Salette. Perché questo vuol dire che Mélanie non è stata solo la pastorella che ha visto la Vergine, ma è stata anche una mistica e finalmente si potrebbe sbloccare il suo processo di canonizzazione di mai giunto a compimento a causa dell’ombra nera dei segreti che ancora oggi l’avvolge.
Ma come sono arrivati questi indumenti fino a Pagani visto che Mélanie era francese? Per rispondere, va considerato il fatto che Mélanie durante il suo soggiorno a Marisglia ha incontrato l’allora vescovo di Catellammare di Stabia mons. Francesco Saverio Petagna che in quel periodo era stato inviato dal Papa in Francia. Siamo negli anni 1860. Il vescovo incontra la veggente de La Salette da cui resta colpito. Così quando ritorna in Italia la invita nella sua diocesi.
Qui Mélanie vi rimarrà per 17 anni. E qui incontrerà anche i suoi due confessori. Entrambi redentoristi.
A questa incredibile scoperta il settimanale paolino Mariaconte ha dedicato copertina e ampio spazio.
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Se invece vuoi leggere solo il Dossier Segreto Finale sugli straordinari fatti di Medjugorje – redatto dalla Pontificia Commissione Internazionale – l’ho pubblicato sia in versione cartacea che in versione Kindle.
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©David Murgia
(Tutti i diritti riservati)

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Molto interessante, complimenti
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