Si chiama fra Zvonimir Pavičić (1989) ed è il nuovo parroco di Medjugorje. È stato nominato poche ore fa dalla Diocesi di Mostar d’intesa con la provincia francescana.
Il vecchio parroco – padre Marinko che ha guidato la parrocchia di San Giacomo per 10 anni – lascia dunque l’incarico.
La nomina del nuovo parroco è forse un altro indizio che qualcosa a Medjugorje sta cambiando davvero?
Forse. Ormai sono sempre più insistenti le voci che danno per scontata la trasformazione della parrocchia di San Giacomo in santuario pontificio.
E forse la nomina del nuovo parroco può essere incasellata in questa prospettiva.
Fra Pavičić, guida spirituale alla Gioventù Francescana di Medjugorje era già in Parrocchia dal 2017.
Piccola nota di colore: il nuovo parroco e anche un provetto musicista ed un esperto di canti gregoriani. Qui per ascoltare e vedere le sue performances.
Della possibilità di un nuovo santuario pontificio parla anche il mio ultimo libro Processo a Medjugorje – disponibile su internet sia in versione cartacea che in versione Kindle (Vedi il booktrailer).
Se invece vuoi leggere solo il Dossier Segreto Finale sugli straordinari fatti di Medjugorje – redatto dalla Pontificia Commissione Internazionale – l’ho pubblicato sia in versione cartacea che in versione Kindle.
Per saperne di più iscriviti al mio canale Youtube.
©David Murgia
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Ill.mo dott. Murgia, è bene chiarire – cosa peraltro fatta già e a più riprese dal santo padre Francesco – che anche qualora la chiesa di san Giacomo venisse trasformata in Santuario Pontificio, come proposto dalla Commissione Ruini, ciò NON significherebbe riconoscimento del ‘fenomeno’. Infatti tale resta e, se posso permettermi di esprimere il mio pensiero, mai verrà riconosciuto. E questo per il bene della Santa Chiesa…
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Anche se venisse, fatto santuario,cosa cambierebbe? …rimane sempre il fatto,che i presunti veggenti,sono gli unici nella storia della chiesa cattolica,che dopo aver visto la presunta Madonna,si sono arricchiti,e vivono una vita lussuosa… … questo mi basta ,per non credere a quel luogo,e a quella gente…
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Per la cronaca e giusto per quella, e anche con il massimo rispetto per tutti (tutti tutti) il sillogismo per il quale l’anima casta e umile si associa, per forza, alla povertà materiale è senza alcun fondamento religioso; non trova fondamento nella storia della Chiesa e dei santi, né per altro nel suo Magistero e financo nella Sacra Scrittura. A tal proposito… leggiamola bene e cerchiamo di capire le situazioni (qualcuno potrebbe rimanere sorpreso).
Certo, i poveri IN spirito sono avvantaggiati rispetto ai ricchi ma solo perché la lo spirito è pronto e la carne resta debole. Ma se anche i ricchi restano IN spirito e verità…
Farebbe piacere pensare e vedere che i veggenti – chiunque essi siano – siano effettivamente poveri e magari indigenti, malati, derelitti, moribondi e pure perseguitati…
Ma forse sarebbe lo stesso piacere che avrebbero provato gli operai nella vigna, quelli ai quali non andava proprio giù che anche gli ultimi, chiamati a lavorare a giornata ormai a sera, ricevessero la stessa paga di loro che avevano faticato nello stesso campo fin dalle prime ore del mattino. Come avrebbero goduto se il Padrone li avesse scacciati sdegnosamente (secondo la misura del loro sdegno)!
La risposta del Padrone fu però esemplare: “[…] Forse siete invidiosi perché io sono buono?”.
In altre parole lasciamo fare allo Spirito Santo quello che deve fare, che è affar suo, e lasciamolo soffiare dove vuole. La Verità verrà fuori, tranquilli.
Fino ad allora a noi è chiesto di vigilare sulle eventuali eresie e soprattutto sui nostri peccati. Sui nostri, non su quelli degli altri.
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Sig.Prov. , certamente sì può essere santi anche da ricchi… … sant Omobono Tucenghi(imprenditore), beato Carlo d’Asburgo (imperatore),Pier Giorgio Frassati(figlio di un senatore) … …ma quando io critico i presunti veggenti di Medjugorje,lo faccio perché loro non si sono arricchiti , perché hanno fatto carriera sul lavoro… …ma sfruttando il turismo religioso… …poi se volete seguirli e fare loro anche delle cospicue donazioni, siete liberissimi…
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Il caro sig. PROV (?) dimentica che nelle ‘Norme per procedere nel discernimento di presunte apparizioni’, fra i CRITERI NEGATIVI, la Chiesa ha inserito:
“C) Una ricerca evidente di lucro collegata strettamente al fatto”!
Ma se lei, sig. PROV, ha il sospetto che chi ha redatto le Norme lo abbia fatto per il “piacere pensare e vedere che i veggenti… siano effettivamente poveri e magari indigenti, malati, derelitti, moribondi e pure perseguitati…”, lo dica chiaramente e la seguiremo nel redarguire questo ‘redattore’ così insolente!
A me, così poco devoto, resta il disagio di vedere ‘veggenti’ moderni che hanno sfruttato la Chiesa, il nome Santo della Madre di Dio e migliaia di presunti pellegrini, gioire nell’arricchirsi anche quando la “Gospa” avrebbe detto loro di guardarsene bene…
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Ah! La polemica… per molti una tentazione fortissima. E per moltissimi di quei molti, quasi tuti, l’espressione del giudizio e della condanna.
Carissimi… lo sentite anche voi un retrogusto amaro, specie quanto il veleno s’impasta con le parole che più che proferite sono sputate da un cuore che arde di rabbia? No… immagino di no. Anzi, è evidente di no.
Una volta si sarebbe detto questo a proposito dei farisei. Quelli non si estinguono mai.
Comunque, nonostante tutto, v’invito a riflettere non tanto sulla materia e sulla Legge e nemmeno sul fatto Medjugorjie in sé, quanto su quella rabbia e la mancanza di carità.
Ripeto un regola che oserei dire aurea (ma quante ce ne sono in materia di fede!): accusiamo i nostri peccati ed invochiamo la misericordia di Dio evitando come la peste di accusare quelli degli altri. Nelle medesime condizioni, almeno per quanto mi riguarda, temo – anzi sono sicuro – farei peggio del mio prossimo. Bastano e avanzano i miei peccati, non ho bisogno di consolarmi con quelli degli altri. Che non mi consolano affatto!
Volete scagliare per primi la pietra? Fatelo! Fatelo consapevoli della responsabilità e condanna che grava su chi osa farlo.
Per il resto… l’ho detto: vigilare sulle eresie e prudenza. Ovvio ma comunque possibile SOLO se si ascolta umilmente la voce dello Spirito Santo. E non certo se si ascolta quella del nostro cuore. Dal quale proviene ogni sorta di male…
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