El País svela l’ “inferno pedofilo nelle scuole dei gesuiti”. In un lungo reportage pubblicato oggi, il quotidiano spagnolo (è quello più diffuso e sfiora il mezzo milione di copie vendute ogni giorno) rivela come la gloriosa Compagnia di Gesù in realtà sia “l’ordine che ha ricevuto più accuse di abusi in Spagna negli ultimi anni”. 130 membri dell’ordine (religiosi e laici che lavorano nell’istituto) sono accusati di aver abusato di minori negli ultimi decenni. 67 di queste persone sono giù state segnalate in due dossier che il giornale madrileno ha consegnato al Vaticano e alla Conferenza episcopale spagnola nel 2021 e nel giugno scorso.
Sale a 160 il numero delle vittime secondo i dati raccolti da questo quotidiano nel corso di una indagine sulla pederastia nella Chiesa iniziata quasi quattro anni fa.
La maggior parte degli abusi segnalati sono stati commessi nei centri educativi. Nello specifico in 25 centri sparsi in 19 province del Paese.
Fatti raccapriccianti che – se confermati – coinvolgerebbero padre Emilio Benedetti (deceduto nel 2019, nella foto pubblicata da El País) che avrebbe abusato di almeno 13 minori in una scuola – Sant Ignasi de Sarrià, a Barcellona – tra il 1969 e il 1973. Dopo le accuse, il religioso è stato trasferito alla scuola Joan Pelerí, nel quartiere Barcellona di Hostafrancs (1974-1985), e all’Escuela Nacional Mallorca . Tra il 1985 e il 1998 si è poi trasferito a Bruxelles per lavorare al Foyer Catholique Européen e all’Arbeitstelle der Jesuiten im Bistum Aachen. È tornato in Catalogna e dal 1998 fino alla sua morte nel 2019 ha collaborato con diverse entità, come Cáritas, la Biblioteca regionale della Missione russa e associazioni di ex studenti delle scuole gesuite.
“Ogni notte – ricorda una presunta vittima citata da El País – Benedetti si alzava per toccare dei bambini. Lo sapevamo tutti. Non volevo restare lì e ho chiamato i miei genitori per tornare, con la scusa di prepararmi per gli esami. Quando sono tornato a casa gliel’ho detto. Poi ho scoperto che erano andati a scuola per protestare, ma [i preti] non hanno fatto nulla”.
“Non ho più incubi, ma li ricordo con dettagli scioccanti”. È il commento di un’altra presunta vittima. “Quello che la scuola Sant Ignasi di Barcellona ha fatto, non solo a me ma a molti altri, dovrebbe essere sufficiente per chiudere per sempre quella struttura”.
Altro sacerdote sotto accusa è il gesuita Luis Fernández, direttore della Federazione Spagnola di Educazione Religiosa (FERE) a Madrid. Era il 1960 quando una presunta vittima racconta di essere stata molestata per anni.
“Ha chiuso a chiave la porta, si è sistemato sulla sua sedia e mi ha tirato vicino a lui. Mi ha aperto la cerniera dei pantaloni e si è divertito a strofinare e baciare il mio membro”.
Ultimo caso citato dal giornale spagnolo è quello relativo a padre Mondéjar della scuola dei gesuiti di San José a Malaga. Ecco il racconto scioccante di una presunta vittima che all’epoca aveva circa 6 anni: “Siamo andati entrambi in bagno e ho dovuto urinare con lui nella stessa tazza del gabinetto. Mi diceva che queste erano cose per adulti e in diverse occasioni mi fece toccare il suo pene. Da quel momento in poi, ho passato fino a 13 anni a fare pipì a letto senza sapere perché”.
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©David Murgia
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