Oggi la Camera dei Deputati ha un nuovo Presidente, Lorenzo Fontana. Lo avevo intervistato prima delle elezioni. E mi sembra opportuno ripubblicare questa sua intervista per comprendere meglio chi è il nuovo Presidente della Camera.
Al neo eletto, ovviamente i miei più affettuosi auguri..
Domanda: Partito di cattolici o cattolici nei partiti?
L.Fontana: “I cattolici non devono aver paura della propria fede. Anche se, soprattutto in politica non basta definirsi tale per esserlo veramente. I valori del cattolicesimo oggi non vanno molto di moda: penso alle difficoltà di ogni giorno di testimoniare la propria fede. Più che fare un partito cattolico o che ci siano cattolici nei vari partiti secondo me è importante che ci siano cattolici un po’ ovunque. La cultura moderna è fortemente anticattolica, impregnata di ateismo pratico e questa è una situazione che coinvolge non solo la politica”
Come si fa a conciliare la propria fede con i compromessi tipici della politica?
“È molto difficile. È una battaglia quotidiana, come quella che si fa a livello spirituale. Bisogna evitare il più possibile i compromessi. Anche se a volte è meglio avere un buon compromesso piuttosto che perdere completamente la battaglia. Ma la cosa più importante è non dimenticarsi mai quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. Perché il vero punto è il relativismo, per cui qualsiasi cosa può essere considerata giusta e qualsiasi cosa può essere considerata sbagliata”.
I grandi temi cristiani, i “principi non negoziabili” sembrano non essere più una questione di coscienza..
“Spesso commettiamo un errore: pensiamo che la politica possa cambiare la società facendo una legge. Non è così. Il cattolicesimo ci insegna che prima di arrivare a convertire l’imperatore si era convertito l’impero. Faccio un esempio. La schiavitù per il cattolico è una cosa chiaramente aberrante e da abolire. La schiavitù è stata abolita dalla Repubblica di Venezia nel Medioevo. Ma la società già l’aveva abolita anni prima. Questo per dire che se noi pensiamo che il Parlamento possa fare una legge che è completamente avulsa dal suo contesto sociale, stiamo sognando. Insomma noi cattolici, la battaglia la stiamo perdendo nella società, nel vivere civile. Perché ci vergogniamo dei nostri valori cristiani e perché consideriamo la religione un qualcosa che deve essere praticata tra le mura di casa, dimenticando il monito di Gesù: Andate e predicate”.
Lei è stato Ministro della Famiglia. Qual è oggi la situazione delle famiglie italiane?
“Sulla famiglia si gioca proprio la battaglia fondamentale della società perché essa è il primo nucleo della comunità. Il tentativo dell’attuale modernità è proprio quello di rompere ogni legame sociale perché il legame sociale crea identità, solidarietà. Per il mondo moderno la famiglia è un inciampo. Se ci pensiamo in effetti le dittature hanno sempre tentato di indottrinare le nuove generazioni, cercando di distruggere la famiglia perché la famiglia custodisce tradizioni, insegnamenti, cultura. In Italia viviamo il dramma del calo demografico e sicuramente ci sono questioni economiche, questioni di lavoro. Ma è anche una questione culturale e quindi oltre agli aiuti concreti servirà anche far capire l’importanza delle famiglie nella società, il loro valore e che i bambini sono un importante investimento per il Paese”.
Lei crede all’esistenza del diavolo? E oggi chi è il diavolo?
“Certamente credo nella sua esistenza. Lo dice la Scrittura: il diavolo è come “un leone ruggente che va in giro cercando chi divorare”. L’ho studiato leggendo San Tommaso che spiega bene la questione degli angeli decaduti. Oggi chi è il diavolo? È l’ateismo pratico, cioè quella cultura atea che pensa che qualsiasi cosa sia giusta o relativa. Il diavolo è molto furbo, con l’ateismo che presuppone la non esistenza di Dio e del diavolo stesso, sta riuscendo a dominare il mondo”.
È devoto a qualche santo in particolare? Pratica devozioni?
“Dopo la devozione alla Madonna, sono devoto a San Michele Arcangelo. Fin da piccolo mi ha colpito questo angelo con la spada. A me i combattenti sono sempre piaciuti. Recito sempre la “corona angelica”, vado spesso a Monte Sant’Angelo. Penso che sia il santo giusto per la battaglia quotidiana che ognuno deve fare interiormente e penso sia utile come protettore della società. Inoltre come devozione personale recito le “Orazioni a Santa Brigida”, preghiere che si recitano quotidianamente per 12 anni. (per vedere di cosa si tratta clicca qui)”.
Si può essere come diceva un grande santo (Giovanni Bosco) “onesti cittadini e bravi cristiani”?
“Assolutamente si. Penso che una volta che si è bravi cristiani automaticamente si diventi onesti cittadini. Questo non vuol dire essere remissivi. È doveroso che il cattolico faccia le sue battaglie, deve farsi sentire. I cattolici devono uscire dalle proprie case ed essere orgogliosi del proprio credo. Si facciano sentire”.
***
Il mio ultimo libro è Processo a Medjugorje – disponibile su internet sia in versione cartacea che in versione Kindle (Vedi il booktrailer).
Se invece vuoi leggere solo il Dossier Segreto Finale sugli straordinari fatti di Medjugorje – redatto dalla Pontificia Commissione Internazionale – l’ho pubblicato sia in versione cartacea che in versione Kindle.
Per saperne di più iscriviti al mio canale Youtube.
©David Murgia
(Tutti i diritti riservati)

SOSTIENI IL SEGNO DI GIONA
SE SEI UN LETTORE DE IL SEGNO DI GIONA E SE TI PIACE QUESTO BLOG SOSTIENILO. IL TUO AIUTO È IMPORTANTE. FAI UNA DONAZIONE IBAN: IT97Q0364601600526213289016 BIC: NTSBITM1XXX BENEFICIARIO: DAVID MURGIA CAUSALE: DONAZIONE VOLONTARIA PER BLOG IL SEGNO DI GIONA
5,00 €
Ovviamente, solo qualche cattolico nei partiti.
Sperando che lo siano per davvero, cattolici, e non solo figuranti o richiami per le allodole.
Non c’è alcuno spazio di manovra per una qualsiasi voce dissonate: né nelle cose importanti né in quelle fatue e leggere. Le prime vanno protette perché strategiche per il potere e per il raggiungimento dei suoi obiettivi (oscuri in origine ma ormai molto chiari). La conformità pretesa per le seconde è “educare” le menti alla normalizzazione.
La Verità vi renderà liberi. Ne sono certo! Ma questa generazione non farà in tempo a vedere quel mondo reso libero in virtù di quella promessa. Nemmeno le prossime, però.
"Mi piace""Mi piace"