“Noi siamo in grado di farvi crollare e vi faremo crollare”. Polonia, fine del secondo decennio del’900. Un giovane frate francescano conventuale è seduto sulla sua scrivania e cerca di riordinare le idee. Sul tavolo ha solo una piccola immagine della Madonna. Da pochi mesi si dice che una “bella Signora” sia apparsa in Portogallo a tre ignoranti pastorelli. Tutta la stampa ne aveva parlato. Aveva parlato di quelle strane apparizioni e del miracolo del sole, prodigio preannunciato dai pastorelli.

Il frate pensa a quanto gli è accaduto. A Roma ha visto “la mafia massonica, ripetutamente disapprovata dai pontefici, che spadroneggiava in maniera sempre più sfrontata”. Nei suoi occhi l’immagine del vessillo nero – portato e sbandierato per le vie  durante le celebrazioni in onore di Giordano Bruno – con l’effigie di San Michele Arcangelo sotto i piedi di Lucifero. Ha visto l’odio mortale verso la Chiesa di Cristo e verso il suo vicario in terra che non era soltanto una ragazzata di individui traviati, ma un’azione sistematica derivante da un principio della massoneria:Distruggete qualsiasi religione, soprattutto quella cattolica.

Non c’è scampo. Non c’è alternativa o compromesso. La sua non è soltanto un’idea o uno studio. Ma è una vera e propria profezia: “Noi siamo testimoni di una febbrile attività diretta contro la Chiesa di Dio, di un’attività che purtroppo non è senza frutti e che ha a disposizione propagatori senza numero …solo dopo queste avanguardie viene il grosso dell’armata del nemico. E chi è costui? Di primo acchito potrà sembrare esagerata l’affermazione che il principale, il più grande ed il più potente nemico della Chiesa è la Massoneria”.

Il frate è pronto per la sua battaglia. Ha poche munizioni, ma sono mortali: l’Immacolata, la preghiera e la buona stampa. Il suo nome è Massimiliano Kolbe. Morirà in un campo di concentramentto nazista, ad Auschwitz, perchè offrirà la propria vita in cambio di quella di un padre di famiglia.

Un santo grandioso. Io l’ho conosciuto grazie a un libricino. La sua ricorrenza canonica è oggi, il 14 agosto.

Ciò che mi affascina di questo santo non è solo il suo martirio ma la sua capacità di critica modernissima nell’affrontare la Massoneria. La sua è un’analisi precisa e rigorosa.

Ecco cosa scrive in un suo articolo del 1925: “Il cinema, il teatro, la letteratura, l’arte, diretti in gran parte dalla mano invisibile della Massoneria, lavorano febbrilmente, in conformità alla risoluzione dei massoni: «Noi vinceremo la Chiesa cattolica non con il ragionamento, ma pervertendo i costumi»”.

Cosa fare? Ecco cosa promette Massimiliano Kolbe: “Noi siamo in grado di farvi crollare e vi faremo crollare”. Come è possibile? “L’Immacolata -della quale è stato detto “Ella schiaccerà il tuo capo”, vale a dire del serpente infernale- schiaccerà pure questo capo, la Massoneria, la qual dirige tutto questo movimento antireligioso e immorale e mette a disposizione grosse somme di denaro per la formazione di nuove sette” (conferenza 06.03.1927). Non ha dubbi che la forza sovrannaturale, di cui dispone l’Immacolata, la destina a sicura vittoria, non solo storicamente, ma anche in ogni singola anima, seppure nemica, purchè in essa vi sia una minima disponibilità alla conversione. “Io sostengo che noi siamo in grado di farvi crollare e vi faremo crollare”.

Scriverà il santo nel suo ultimo editoriale: “Dobbiamo inondare la terra, con un diluvio di stampa cristiana e mariana, in ogni lingua, in ogni luogo, per affogare nei gorghi della verità ogni manifestazione di errore che ha trovato nella stampa la più potente alleata; fasciare il mondo di carta scritta con parole di vita per ridare al mondo la gioia di vivere”

Una storia avvincente. Ancora attuale. Una storia già scritta. Con un finale che conosciamo bene.

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Per chi volesse avere una visione completa  su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.

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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.

INVITO ALLA LETTURA:

Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato  braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.

La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.

Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.

Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.

“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA

(David Murgia)

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