Sono giorni un po’particolari quelli che si stanno vivendo nel piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina dove, da oltre 42 anni, apparirebbe la Madonna.
Come avevamo raccontato da questo blog – e poi confermato dallo stesso protagonista – l’indicazione pastorale che è stata data ai sacerdoti italiani, che a Medjugorje si recano in pellegrinaggio, è quella di evitare di parlare della Madonna e dei relativi messaggi durante l’omelia delle celebrazioni eucaristiche che vengono celebrate nella parrocchia di Medjugorje.
E questa indicazione è stata giustificata dal fatto che l’omelia deve essere incentrata sul Vangelo e sulla Parola di Dio.
Cosi anche oggi, tra l’altro festa della Madonna di Lourdes, nella messa italiana del mattino, presso la parrocchia di Medjugorje, non si è parlato della Madonna. E c’è stata la tradizionale benedizione degli ammalati?
Inoltre questa indicazione di non parlare durante l’omelia della Madonna, sarebbe destinata solamente agli italiani e non alle comunità inglesi, francesi e croate. Di questa ultima notizia ho provato a chiedere direttamente all’incaricato del servizio – un frate francescano che ora vive a Medjugorje e con cui avevo parlato nei giorni scorsi- ma non mi ha fornito nessuna risposta. “Silenzio-assenso“?
Ma quello che forse maggiormente è interessante in queste ore sarebbe la presenza – “improvvisa e veloce” – di un noto cardinale italiano che sarebbe venuto a Medjugorje e – secondo alcune fonti ben informate – avrebbe avuto un colloquio con il parroco di San Giacomo. Come mai questa visita?
Infine, anche oggi – con molti fedeli italiani presenti – c’è stata l’apparizione quotidiana a Marija.
Ci sarebbe molto altro da raccontare. E presto lo farò.
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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