La grande tragedia che si è consumata in queste ore a Palermo – in cui sono stati assassinati una donna (moglie del reo confesso Giovanni Barreca) insieme ai suoi figli Kevin (15 anni) ed Emmanuel (5 anni) - riaccende i riflettori sul fenomeno dell’esorcismo.
La tragedia – secondo le ultime ricostruzioni – avvenuta anche con la complicità di una coppia di amici, si sarebbe consumata durante un rito “per scacciare il diavolo“. Questo è il racconto dell’unica sopravvissuta, la sorella più grande di 17 anni.
La 17enne ha raccontato l’orrore a cui – secondo gli investigatori – sarebbe stata costretta ad assistere perchè drogata. Per giorni avrebbe vissuto in casa col padre assassino. Ora è in una comunità protetta. Ebbene, secondo il suo racconto, tutta la sua famiglia sarebbe morta proprio a causa di un esorcismo.
Purtroppo non c’è nessuna spiegazione che regga di fronte a una follia come questa. Ma quello che vorrei tentare di comunicare - e lo voglio segnalare con forza – è che – sebbene io creda alla sua esistenza e alle sue azioni – si corrono anche rischi come questi quando ci si “fissa”con il diavolo, cioè quando lo si vede dappertutto.
Analizziamo i fatti: nel caso specifico – lo ricordo – la famiglia Barreca frequentava una delle tante comunità evangeliche. Ora, va chiarito che nel mondo evangelico – contrariamente a quanto avviene nel cattolicesimo – la figura del diavolo e del rito esorcistico non sono molto strutturati.
Mi spiego meglio: solo nel cattolicesimo la figura del Diavolo e soprattutto il ministero dell’esorcistato è organizzato in modo quasi maniacale (direi per fortuna) con una serie di procedure dirette proprio a evitare simili tragedie. Ben inteso, anche in ambito cattolico si possono verificare estremismi come questi, ma una serie di regole ferree tendono a controllare la situazione.
In primo luogo, nel cattolicesimo, solo un sacerdote (uomo, e quindi né un laico né una suora) può effettuare esorcismi. Inoltre per farlo ha bisogno di un mandato speciale da parte del suo vescovo. Altrimenti non può farlo. E può fare esorcismi solamente dentro i limiti territoriali della sua diocesi. Infine, l’esorcizzando prima di essere sottoposto al rito liberatorio deve provare di essere andato da un medico, da uno psicologo, da uno psichiatra per confermare che il suo disturbo non è di tipo mentale. E poi c’è il Rituale, cioè una serie di formule e imperativi a cui l’esorcista deve sempre attenersi.
Ecco, con tutto questo in qualche modo la Chiesa Cattolica cerca di arginare fenomeni che possono trasformarsi in tragedia. Io ho assistito – qualche volta anche con padre Amorth – a esorcismi veri e propri. E non sono uno spettacolo. Né sono degli show. Ci sono persone che soffrono terribilmente. E ho imparato – e soprattutto documentato – come la paura del diavolo ti potrebbe annebbiare il cervello. Perché cominci a pensare di sentire voci e istinti brutali. Inizi ad aver paura. E il diavolo diventa una vera e propria ossessione.
Come raccontano i post sui social di Giovanni Barreca. Un’omicida che ha ucciso quasi tutta la sua famiglia per scacciare il diavolo. E invece il diavolo era dentro di lui. Anzi, era lui.
Sempre in tema di esorcismo, sono disponibili gratuitamente i podcast “Diari da un esorcismo” prodotti dalla Luckyred e tratti dal mio libro “Vade Retro” (Oscar Mondadori) che Amazon ancora per un po’ offre gratuitamente… sono fatti molto bene e effettivamente mettono un po’ di paura…ma ne vale la pena… Sono eventi tratti sia dal mio libro che dalla mia trasmissione Vade Retro in onda su Tv2000.
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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