Sta facendo molto discutere in questi giorni lo “storico confronto” che oggi pomeriggio ci sarà – presso la fondazione dell’Ambrosianum (Milano) – tra esponenti di spicco della Massoneria e quelli della Chiesa Cattolica. Tra i primi, ci sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Stefano Bisi – che tra l’altro conosco visto che lo ho recentemente intervistato QUI -, un rappresentante della Gran Loggia d’Italia degli ALAM e un rappresentante della Gran Loggia Regolare d’Italia.
Da parte della Chiesa Cattolica ci sarà invece mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano; il vescovo Antonio Staglianò, presidente della Pontifica Accademia di Teologia, il cardinale Francesco Coccopalmerio (esperto canonista) e padre Zbigniew Suchecki, teologo francescano esperto di Massoneria.
Questa la “squadra” che si affronterà a “porte chiuse” in un confronto storico che si trascina da secoli e che arriva dopo due mesi dalla dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede ( DI CUI NE PARLO QUI) sulla assoluta incompatibilità per i cattolici a far parte di logge massoniche, la cui “iscrizione attiva è proibita a causa della inconciliabilità della dottrina“.
L’organizzazione di questo evento è del GRIS (Nazionale), di cui sono presidente per la Diocesi del Papa (Roma). L’organizzazione ha pensato bene di dare come forma a questo evento, quella del “seminario a invito” con esclusione della stampa. Sulla forma del “seminario a invito” sono d’accordo. Si tratta, effettivamente, di studiosi che si incontrano per parlare e discutere su temi importanti e il rischio del “seminario a porte aperte” poteva essere quello di trasformare un dibattito storico-scientifico-religioso-filosofico in un circo o in uno show.
Sulla “censura” ai giornalisti (facendo questo di mestiere) ovviamente non sono d’accordo, anche se capisco le riserve. Che , forse, si potevano risolvere pianificando meglio la comunicazione o magari – come normalmente si fa anche in Vaticano – permettendo l’accesso a qualche collega di Agenzia di Stampa (magari quelli di Ansa o AdnKronos, o Agi) in modo da poi riportare l’accaduto agli altri colleghi rimasti fuori.
In questo evento, però, la parola “magica” è il confronto tra due posizioni che restano comunque inconciliabili. Non si tratta, dunque, di cedere alla posizione dell’altro, ma semplicemente – mi sembra la cosa più importante – da parte cattolica, testimoniare la fede in Gesù Cristo.
Non ci hanno insegnato che la testimonianza cristiana è uno dei primi doveri del cristiano? Gesù non parlava oltre che agli Apostoli e alle folle anche alle prostitute e ai pubblicani? Anzi: “In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio” (Matteo 21, 28-32). Allora, in tutta franchezza, cosa c’è di strano se si testimonia Gesù Cristo anche ai “fratelli Massoni”? Non sono proprio anche loro i “malati” che – secondo il Vangelo – hanno “bisogno del medico“?
Mi spiace dirlo: ma alcune polemiche che ho letto in giro sono davvero strumentali. Francesco d’Assisi non partì per l’Oriente (Grande Oriente!) per testimoniare Gesù Cristo al Gran Sultano? E i missionari che hanno versato il proprio sangue per Nostro Signore andando in terre lontane? Oggi non sono forse proprio i Massoni, metaforicamente, quelle terre lontane?
Secondo voi se Gesù fosse vissuto in questi tempi, non sarebbe, forse, andato a cena a casa dei Massoni?
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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