IL DELIRIO MISTICO DEL PADRE SPIRITUALE DELLA VEGGENTE DI TREVIGNANO: “VENDETE TUTTI I VOSTRI BENI. ARRIVERANNO CARESTIE, GUERRE, CATASTROFI E TERREMOTI. E SOPRATTUTTO IL VAIOLO DELLE SCIMMIE”

Carestie imminenti, catastrofi, saccheggi, guerre, scorte di cibo, armi per difendersi, terremoti, vaiolo delle scimmie. È il delirio mistico-religioso utilizzato – secondo gli investigatori – dall’ex frate padre Giulio Scozzaro (ora agli arresti domiciliari per maltrattamenti e altri reati VEDI QUI) e padre spirituale della sedicente veggente di Trevignano, Gisella Cardia, per far presa sui propri fedeli e indurli a vendere i propri beni.

Ecco la testimonianza di una adepta raccolta dagli inquirenti (la conversazione è contenuta nell’Informativa della Polizia giudiziaria)

Non condividevo, ancora, che XXX utilizzasse la parte del suo stipendio che si poteva spendere per acquistare delle scorte alimentari e sanitarie o comunque di tutto quello che riteneva necessario per affrontare la sopravvivenza nel periodo in cui si sarebbe verificato una carestia o il vaiolo delle scimmie o magari un attacco imminente di Putin. Diciamo che poi ogni giorno cambiava anche tipologia di fine del mondo, secondo le notizie del telegiornale e le indicazioni di Padre Giulio. Tutto questo doveva rimanere segreto perché le persone potevano, in caso di carestia, venire a rubarci le scorte. XXX e Padre Giulio ci ripetevano in considerazione che non dovevamo parlarne con nessuno. XXX si era informato anche per avere un porto d’armi, questo gli sarebbe servito per difendersi dalle persone quando sarebbe arrivata la carestia e tutti avrebbero avuto necessità di viveri”.

L’ordine, dunque, di p. Giulio sarebbe stato quello di disfarsi dei propri beni materiali perché fardelli inutili visto l’imminente arrivo della fine del mondo. Timori, in parte provati secondo lui, dai recenti fatti di cronaca avvenuti in Turchia o in Russia.

E il fatto clamoroso e che effettivamente scorte di cibo e di altri beni di prima necessità sono state effettivamente rinvenuti nei locali sotterranei dell’edificio di culto di casa Mariana, a Collesano, durante la perquisizione delle forze dell’ordine.

In particolare, il trasferimento di una famiglia nel luogo di culto fondato dall’ex frate (Collesano), sarebbe avvenuto “perché su Palermo si sarebbe abbattuto uno Tzunami che avrebbe distrutto la città di Palermo ed essendo la famiglia prescelta dalla Madonna si sarebbero salvati andando a Collesano dove però dovevano rifornirsi di scorte alimentari in vista dell’apocalisse imminente”

Insomma, in queste convinzioni particolari di p. Scozzaro si riscontrano tutti gli elementi tipici della cosiddetta Profezia dei Tre Giorni di Buio di cui mi sono occupato più volte (VEDI QUI).

Quello che gli investigatori rilevano è che questi continui riferimenti a eventi catastrofici, come l’arrivo “di un’epidemia di vaiolo, dell’anticristo, di guerriglie urbane” non solo avrebbero terrorizzato i propri fedeli ma avrebbero indotto gli stessi fedeli a ritenere l’ex frate come l’unico religioso designato dal Cielo per salvarli, nella sua tenuta di Collesano. Ovviamente dopo che, però, si saranno liberati di tutti i beni materiali.

Quella che segue è una parte della conversazione telefonica intercettata dagli investigatori (contenuta sempre nell’informativa) tra l’ex religioso e un notissimo e ricchissimo imprenditore nel campo dei vini intenzionato a vendere tutte le proprietà e a trasferirsi a casa Mariana, perché crede che le profezie di catastrofi, prospettate da padre Giulio, si stiano per avverare:

SCOZZARO: Comunque aspettiamo ancora un po’ di mesi … vediamo … se c’è il vaiolo bisogna vedere la condizione dei fenomeni che eventualmente … poi dovete venire qua direttamente

IMPRENDITORE: E niente … vedremo … vedremo … a parte che adesso la prima cosa dovrà essere un anticristo no?

SCOZZARO: No … forse qualcos’altro … dipende dai potenti … però l’anticristo può entrare in scena quando ci saranno guerre lui porterà la pace capisci?

IMPRENDITORE: Ah ho capito … sì, sì, sì … guerre proprio guerre o guerre anche causate magari dal vaiolo? Insomma …

SCOZZARO: No, no … piccole guerre … piccole parlo proprio di guerre però piccole

IMPRENDITORE: Ah quindi le guerriglie nei vari paesi … così …

SCOZZARO: Sì … voi siete ancora là se avete la possibilità riempite la macchina delle cose più importanti e venite qua..

Un’ultima cosa: gli inquirenti sottolineano come questo modo di veicolare il volere divino è identico a quello attuato da Gisella Cardia, la veggente di Trevignano, di cui – lo ribadiamo – l’ex frate è stato direttore spirituale e correttore di messaggi celesti.

Il mio ultimo libro è Il Segno di Giona, un viaggio tra santi, veggenti e cialtroni – edito da Il Pellegrino Edizioni, nuova Casa Editrice dei Gesuiti. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI .

Si tratta di un libro che ripercorre la mia storia personale attraverso i veggenti – veri o falsi – che ho incontrato fin da bambino.

INVITO ALLA LETTURA:

La prima cosa che ricordo è il telefono. Un telefono da ufficio anni ’90, con la cornetta e il disco per fare i numeri. Squillava ogni trenta secondi. Era fastidioso. Chi chiedeva una benedizione, chi un miracolo, chi un lavoro o una guarigione da un brutto male. […] Lui era un gigante, alto e robusto. Almeno, io lo vedevo così. Con lui ho vissuto la mia prima esperienza in assoluto con un veggente. Avevo poco più di dieci anni. I miei genitori mi ci portavano spesso. Riceveva in una chiesa particolare, quasi circolare, vicino al Policlinico Umberto I di Roma, a piazza Salerno. Noi abitavamo a Trastevere e la distanza non era molta. […] Gli orari in cui riceveva erano strani. Non era come andare in un ufficio, dove ci sono giorni prestabiliti. Qui c’era una lunga lista d’attesa e, se si aveva urgenza, bisognava essere disposti a raggiungerlo a qualsiasi ora chiamasse. E a noi capitava spesso.  Mentre aspettavamo il nostro turno, a volte sentivamo urla.  Da lui andava tutta Roma: lo chiamavano il Padre Pio della Capitale. Qualcuno ci raccontò che aveva esorcizzato addirittura Salvator Dalì.CONTINUA

(David Murgia)

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©David Murgia
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Una risposta a "IL DELIRIO MISTICO DEL PADRE SPIRITUALE DELLA VEGGENTE DI TREVIGNANO: “VENDETE TUTTI I VOSTRI BENI. ARRIVERANNO CARESTIE, GUERRE, CATASTROFI E TERREMOTI. E SOPRATTUTTO IL VAIOLO DELLE SCIMMIE”"

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  1. Davide la gente che crede a sti matti sono da portare al manicomio o in clinica con il giardino inglese. Nerone diceva panem et circensis. L’ultimo libro a cui ho partecipato. Saluti

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