Dopo la dura presa di posizione di un vescovo (VEDI QUI) di una importante diocesi americana, contro gli scritti e la spiritualità della mistica Luisa Piccarreta, ora sono in grado di pubblicare anche un importante documento di un autorevole rappresentante dell’episcopato francese – il vescovo di Mende, mons. Benoît Bertrand, Presidente della Commssione dottrinale della Conferenza Episcopale francese – che in una lettera – datata 24 gennaio 2024 – invita alla prudenza tutti i vescovi francesi sul caso di Luisa Piccarreta.
I rischi della spiritualità proposta dalla Piccarreta nei propri scritti – secondo l’alto prelato – sono le “possibili confusioni” e le “interpretazioni eterodosse e fuorvianti del messaggio cristiano“.

Insomma, sembra proprio che la Piccarreta non piaccia molto alle autorità ecclesiastiche.
Di seguito, la traduzione italiana della lettera inviata da mons. Bertrand a tutti i vescovi francesi:
Monsignore, Caro Amico
In diverse nostre diocesi si diffondono gli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta. Il loro esame dettagliato e approfondito, senza pregiudicare la condotta esemplare di vita e l’esercizio delle virtù di Luisa Piccarreta, l’ha portata a non concederle fino ad ora il “Nihil Obstat” per la prosecuzione della Causa di Beatificazione e Canonizzazione.
Le difficoltà rilevate negli scritti sono entrambe di natura teologica (una concezione della Divina Volontà che è troppo meccanica ed ossessiva, e sembra non lasciare all’uomo la possibilità di esercitare il libero arbitrio), cristologico (dottrina di riparazione e spiritualità della vittima che non integra il primato del misericordioso, dell’immeritato e incondizionata di Dio e rischiando di annullare o relativizzare l’offerta libera e gratuita di Redentore) e antropologica (una spiritualità segnata dal pessimismo nei confronti della natura umano con pochi riferimenti alla risurrezione di Cristo, alla speranza cristiana, a grazia santificante, alla bontà del creato e alla comunione ecclesiale).
Sulla base delle informazioni pervenute dalla Santa Sede, e di fronte alle difficoltà sopra evidenziate, è nostro dovere illuminare le coscienze dei credenti per evitare possibili confusioni. In questo caso è necessario che la spiritualità della Serva di Dio Luisa Piccarreta sia presentata nella prospettiva del mistero della gloria e dell’amore misericordioso, e quindi evitare interpretazioni eterodosse e fuorvianti del messaggio cristiano.
La croce stessa va guardata, contemplata e accolta dal risplendente mistero della risurrezione di Cristo, sempre vincitore del male e della morte, nonché donatore dello Spirito “senza misura”.
A nome della Commissione Dottrinale vi assicuro la nostra disponibilità e ve lo chiedo in Colui che è il Pastore dei pastori.
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Per chi volesse avere una visione completa su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.
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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.
INVITO ALLA LETTURA:
Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.
La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.
Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.
Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.
“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA
(David Murgia)
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