Devo confessarlo: ieri sera quando come tutti ho appreso che Papa Francesco aveva mandato un suo audio da far ascoltare al mondo da piazza san Pietro ho tirato un sospiro di sollievo.

Dopo ormai oltre 20 giorni di ospedale e di bollettini medici altalenanti sulla salute di Bergoglio, quelle poche parole pronunciate – in modo sofferto – hanno comunque riacceso la speranza per i cattolici di tutto mondo. E non solo.

Cioè quell’audio di Francesco non è semplicemente una sorta di “prova di esistenza in vita” del Pontefice. È molto di più. È la voce del vicario di Cristo che in questo momento particolare (penso alla situazione ucraino-russa) ci sussurra: “Non temete. Io sono qui con voi”,

Dunque, mentre ero lì pronto per ascoltare il famoso audio ho cliccato il link corrispondente fornito da un noto quotidiano e prima di ascoltarlo mi sono dovuto sorbire circa 200 secondi di pubblicità. Oltre due minuti di pubblicità. Ma ci rendiamo conto. Ho chiuso la pagina web del quotidiano per riaprirne un’altra di un quotidiano diverso. Ed è accaduta la stessa cosa. Anche il terzo esperimento è andato allo stesso modo.

Ora mi chiedo: ma come si fa a mettere la pubblicità sulla voce di un Papa sofferente che il mondo cristiano aspetta di sentire da 20 giorni? Possibile che non si poteva fare altrimenti?

Da sempre – e dico meno male – le immagini del Papa sono da considerarsi patrimonio di tutti. Nessun escluso. Ma trovo da sciacalli sfruttare quelle poche parole (27 secondi) di un Pontefice anziano e malato sul letto del Gemelli per fare business. Per fare soldi.

Lo dico da cattolico, ma soprattutto da giornalista che conosce l’importanza della pubblicità per far campare i media. Ma che allo stesso tempo non si rassegnerà mai nel condannare la strumentalizzazione della malattia,  della sofferenza, del dolore di chiunque, e ancora di più se si tratta di un Papa, per fare cassa. A questo non  ci sto.

Qui di seguito l’audio di Papa Francesco, senza nessun tipo di pubblicità.

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Per chi volesse avere una visione completa  su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.

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Per chi volesse avere una visione completa  su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.

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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.

INVITO ALLA LETTURA:

Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato  braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.

La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.

Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.

Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.

“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA

(David Murgia)

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©David Murgia
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