Nel giorno in cui la Chiesa universale festeggia gli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele Papa Francesco – in modo del tutto inaspettato – lancia l’iniziativa rivolta a tutto il mondo: pregare San Michele di proteggere la Chiesa dal diavolo.
In un momento come questo segnato da scontri, confusione e gravi scandali che coinvolgono esponenti autorevoli della chiesa, Francesco chiede a tutti i fedeli di recitare il rosario per tutto il mese di ottobre . Ma – questa la novità più interessante – chiede di concludere questa preghiera con la seguente giaculatoria: “San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen”.
E allora? Questa invocazione a San Michele è stata inventata da Leone XIII, un papa ricordato soprattutto per le sue asserite visioni.
Visioni apocalittiche sul futuro della Chiesa e del mondo. In particolare, una di queste, si sarebbe verificata tra il 1884 e il 1886 e avrebbe avuto luogo durante la celebrazione della Messa. Chi era presente racconta come Papa Leone cambiò visibilmente espressione durante la visione, diventando “pallido e spaventato”.
In particolare, la visione tremenda di cui fu testimone papa Pecci, riguarda una conversazione tra Gesù e Satana.
Eccola:
Satana dice a Gesù: “Posso distruggere la tua Chiesa”.
Gesù: “Davvero? Allora fallo”.
Satan: “Per farlo ho bisogno di più tempo e di più potere”.
Gesù: “Quando tempo? Quanto potere?”
Satana: “Tra i 75 e i 100 anni, e un potere superiore su chi si offrirà al mio servizio”.
Gesù: “Hai il tempo, avrai il potere. Fanne ciò che vuoi”.
Tutto questo ha spinto Leone XIII a comporre rapidamente, appunto, la Preghiera a San Michele, e a ordinarne la recita alla fine di ogni Messa. Non solo. Sempre al principe delle Milizie celesti il Papa dedicò un’altra preghiera, nota come preghiera di esorcismo.
Negli anni a seguire, però, qualcuno ha pensato che forse la preghiera a San Michele era troppo forte e così ne ordinò la cancellazione.
Ora – per il mese di ottobre – papa Francesco la riabilita.
©David Murgia






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