Certo è un vero paradosso: don Gabriele Amorth censurato anche da morto. Non bastavano le critiche contro di lui quando era in vita. Ora anche dopo la sua scomparsa è meglio non parlarne troppo.
I fatti: Qualcuno mi aveva avvisato che in questa settimana sarebbe stato proiettato qui a Roma – presso il centro Congressi Augustinianum (a due passi dal Vaticano) – il film The Devil and Father Amorth di William Friedkin, il famoso regista de L’Esorcista. La proiezione – se non avevo capito male – doveva essere un modo per ricordare il famoso esorcista scomparso il 16 settembre 2016. Per questo erano stati invitati un po’ tutti coloro che lo avevano conosciuto e frequentato. Nipote e parenti in primis. Circa 300/400 persone.
Sarebbe stata una “commemorazione” sobria e silenziosa. Tutto qui.
Poi un amico mi segnala l’articolo uscito su Il Resto del Carlino e resto di sasso: “La proiezione è stata bloccata, pare da un alto prelato, a poche ore dall’evento in programma domani a Roma”.
Come è possibile?
A chi avrebbe mai potuto nuocere vedere un film del genere? Premettendo che io personalmente non condivido quest’opera cinematografica (e ne ho parlato proprio su questo blog qui e qui) mi chiedo ma siamo tornati ai tempi della censura?
Addirittura vietare una proiezione.
Roba da matti.
Ora indago.
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