Sono numerose le novità per questo primo (e spero anche ultimo) Natale Covid.
La prima, riguarda domenica prossima, terza domenica di Avvento in cui – solitamente – c’era la benedizione del Bambinello del presepe, tradizione che si ripete da anni. Il Cor, il Centro Oratori Romani, che ogni anno promuove l’iniziativa, ha avvisato che la benedizione può essere fatta anche in casa dalle stesse famiglie. Oppure ci si potrà collegare online all’Angelus di Papa Francesco. Infatti domenica prossima ci sarà solo una ristretta delegazione di famiglie a piazza San Pietro, all’Angelus del Papa, che con i loro bambini porteranno la statuetta di Gesù Bambino per la benedizione.
E veniamo ora alla vigilia di Natale (che sarà preceduta con la possibilità il 21 dicembre di assistere alla sovrapposizione di due pianeti, evento rarissimo che potrebbe coincidere con la stessa stella che seguirono i Re Magi). Ebbene sono stare rese pubbliche le prime indicazioni dei vescovi delle varie diocesi per la celebrazione delle Messe di Natale. L’obiettivo è quello di fare in modo che tutti possano essere a casa entro le 22, l’orario del coprifuoco.
L’ufficio liturgico della diocesi di Roma ha indicato ai parroci della Capitale che “per la celebrazione eucaristica del Natale del Signore, il formulario della Messa vespertina della vigilia si può usare a partire dalle ore 16.30. Il formulario della Messa della notte, invece, si può celebrare dalle ore 18”.
Anche i vescovi della Calabria hanno dato un fascia oraria in cui celebrare la Messa di mezzanotte: dalle 17 alle 20. Precise disposizioni riguardano anche alcuni gesti tradizionali, come il bacio del Bambinello, che quest’anno “è vietato”.
Se a Ragusa il vescovo da ai parroci la facoltà di celebrare la Messa indicando come orario della benedizione finale al massimo le 21.30, a Reggio Emilia la fascia oraria data ai parroci è quella delle 18-20.
Infine la decisione delle diocesi del Triveneto che invitano a rendere praticabile la “terza forma” del rito della confessione, “con assoluzione comunitaria e generale, nell’intento di valorizzare la dimensione cristiana del Natale”. La decisione, sentita la Penitenzieria apostolica, è stata presa dai Vescovi della Conferenza Episcopale del Triveneto, che si sono incontrati in videoconferenza per fare il punto su come accompagnare sul piano spirituale e sacramentale le comunità ecclesiali del Nordest in vista del prossimo Natale. “L’assoluzione comunitaria – spiegano i Vescovi del Triveneto- potrà avvenire in un tempo determinato e limitato, dal 16 dicembre al 6 gennaio prossimi, avendo cura di separare la celebrazione penitenziale comunitaria dalla celebrazione dell’Eucaristia e accompagnando il segno sacramentale con un’adeguata catechesi e opera di formazione”.
Recentemente qualcuno aveva fatto notare che era vietata la Confessione al cellulare.
Che Natale ricco di sorprese.
Il mio ultimo libro è “Rapporto su Medjugorje”, cioè il documento segreto pontificio – redatto dalla Pontificia Commissione Internazionale che ha indagato su questi fenomeni per anni – che ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle.
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©David Murgia

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