PRESUNTE APPARIZIONI MARIANE, LE NUOVE NORME VATICANE CANCELLANO IL “SOPRANNATURALE”. LA FORMULA SARÀ “NIHIL OBSTAT”. DAL 1950 RICONOSCIUTI SONO SEI CASI. LA NON SOPRANNATURALITÀ DEL FENOMENO QUANDO IL VEGGENTE MENTE,  MANIPOLA O È MITOMANE

Dopo 46 anni la Santa Sede emana le nuove norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali.

Complice sicuramente il clamore per le (false) apparizioni di Trevignano Romano e la questione irrisolta e lasciata appesa di Medjugorje, il Dicastero per la Dottrina della Fede, dopo un lungo lavoro (e decine di mie segnalazioni pubbliche sui casi di sedicenti veggenti di cui mi sono occupato) ha deciso di intervenire con le nuove norme.

Come spiega il lungo preambolo a firma del prefetto Cardinale Víctor Manuel Fernández le ragioni delle nuove Norme sono da individuare dalla inadeguatezza delle vecchie, tanto che era diventato “quasi impossibile emettere con la debita celerità i giudizi che concludevano in passato le inchieste in materia”. Infatti, dal 1950 – si legge – “sono stati risolti ufficialmente non più di sei casi”.

Ma le nuove Norme vogliono evitare soprattutto che si ripeti nuovamente il caso  delle apparizioni di Amsterdam (il documento non cita la città ma solo gli anni in cui è accaduto, 1950) in cui si è verificato un vero e proprio pasticcio (ME NE SONO OCCUPATO QUI E POI QUI) con giudizi di soprannaturalità dei fenomeni attribuiti e poi negati e nuovamente riattribuiti e ancora negati da parte del vescovo diocesano e dell’ex Sant’Uffizio. Con “settanta tormentosi anni per arrivare alla conclusione dell’intera vicenda”.

E per questo – ecco la grande novità delle nuove Norme – non sarà più possibile – IN NESSUN CASO – attribuire ad alcun fenomeno una dichiarazione di “soprannaturalità”. Questa dichiarazione (constat de supernaturalitate), da oggi in poi, sarà sostituita dalla nuova formula “nihil obstat” che autorizza “un lavoro pastorale positivo”.

Quindi nessuna apparizione, nessuna lacrimazione o mariofania sarà da considerarsi di origine soprannaturale.

Tuttavia – recita la prefazione del Prefetto – rimane ferma la possibilità che il Santo Padre intervenga autorizzando, in via del tutto eccezionale, ad intraprendere una procedura al riguardo di un’eventuale dichiarazione di soprannaturalità degli eventi”.

Ovviamente resta ferma nelle nuove Norme la possibilità, invece, di dare una dichiarazione di “non soprannaturalità” al fenomeno solo quando “emergono segni oggettivi e chiaramente indicativi di una manipolazione presente alla base del fenomeno, ad esempio quando un veggente dichiara di aver mentito o quando le prove indicano che il sangue di un crocifisso appartiene al presunto veggente”.

Inoltre, rispetto al passato, competente per giudicare questi fenomeni sarà il Vescovo il cui operato deve essere approvato formalmente dalla Dottrina della Fede che potrà sempre e comunque intervenire sulla questione quando lo ritiene opportuno.

Dunque le nuove Norme prevedono per il discernimento di questi fenomeni diverse conclusioni e soluzione: Non c’è solo il bianco (nihil obstat) o il nero (declaratio de non supernaturalitate) ma una serie di “grigi” in cui i fenomeni possono essere definiti. Eccoli:

1°. Nihil obstat: Non si esprime alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno ma si riconoscono molti segni di un’azione dello Spirito Santo

2°. Prae oculis habeatur: Si riconoscono segni positivi nel fenomeno ma anche elementi di confusione all’interno del fenomeno.

3°. Curatur: Ci sono elementi critici nel fenomeno ma allo stesso tempo c’è una diffusione del fenomeno e frutti spirituali collegati ad esso. Si sconsiglia un divieto che potrebbe turbare il Popolo di Dio

4°. Sub mandato: Le criticità non sono legate al fenomeno ricco di elementi positivi ma a una persona, a una famiglia o a un gruppo di persone che ne fanno un uso improprio. Il vescovo deve intervenire

5°. Prohibetur et obstruatur: Presenza di alcuni elementi positivi ma i rischi appaiono gravi. Il vescovo deve dichiarare pubblicamente che l’adesione a questo fenomeno non è consentita

6°. Declaratio de non supernaturalitate: Fenomeno assolutamente non di origine soprannaturale perché o il veggente ha mentito o perché ci sono elementi che sono stati falsificati o per mitomania.

Nelle procedure da seguire le nuove Norme ricalcano in modo più approfondito le vecchie ma con alcune specificità.

Se per esempio nel fenomeno fossero coinvolti oggetti, come statuine, crocifissI o altro, devono essere custoditi in luoghi sicuri. Se si tratta di un presunto miracolo eucaristico i segni sacramentali devono essere conservati in un luogo riservato e in modo adeguato.

Il mio ultimo libro è Il Segno di Giona, un viaggio tra santi, veggenti e cialtroni – edito da Il Pellegrino Edizioni, nuova Casa Editrice dei Gesuiti. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI .

Si tratta di un libro che ripercorre la mia storia personale attraverso i veggenti – veri o falsi – che ho incontrato fin da bambino.

INVITO ALLA LETTURA:

La prima cosa che ricordo è il telefono. Un telefono da ufficio anni ’90, con la cornetta e il disco per fare i numeri. Squillava ogni trenta secondi. Era fastidioso. Chi chiedeva una benedizione, chi un miracolo, chi un lavoro o una guarigione da un brutto male. […] Lui era un gigante, alto e robusto. Almeno, io lo vedevo così. Con lui ho vissuto la mia prima esperienza in assoluto con un veggente. Avevo poco più di dieci anni. I miei genitori mi ci portavano spesso. Riceveva in una chiesa particolare, quasi circolare, vicino al Policlinico Umberto I di Roma, a piazza Salerno. Noi abitavamo a Trastevere e la distanza non era molta. […] Gli orari in cui riceveva erano strani. Non era come andare in un ufficio, dove ci sono giorni prestabiliti. Qui c’era una lunga lista d’attesa e, se si aveva urgenza, bisognava essere disposti a raggiungerlo a qualsiasi ora chiamasse. E a noi capitava spesso.  Mentre aspettavamo il nostro turno, a volte sentivamo urla.  Da lui andava tutta Roma: lo chiamavano il Padre Pio della Capitale. Qualcuno ci raccontò che aveva esorcizzato addirittura Salvator Dalì.CONTINUA

(David Murgia)

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