VERSO LE ELEZIONI/ FONTANA (LEGA): “LA FAMIGLIA? È SOTTO ATTACCO. I FIGLI? SONO UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO. CREDO NELL’ESISTENZA DEL DIAVOLO E OGGI IL DIAVOLO È L’ATEISMO PRATICO. PREGO SAN MICHELE ARCANGELO E RECITO LE ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA. E AI CATTOLICI DICO: FATEVI SENTIRE”

Partito dei cattolici o cattolici nei partiti? Dai tempi del cardinale Camillo Ruini questo interrogativo si ripropone costante alla vigilia di ogni elezione. Due scuole di pensiero: la prima (sempre fallimentare) che auspica un partito che si identifichi come esclusivamente cattolico, composto da cattolici “doc”. La seconda scuola, invece, (suggerita e messa in atto dallo stesso cardinale Ruini) intende lasciare liberi i futuri politici cattolici di candidarsi in ogni partito. Così da avere una sponda cattolica un po’ovunque: da destra a sinistra.

Si può essere d’accordo o meno sulle idee politiche, ma per il cristiano quello che conta veramente in qualsiasi attività professionale o ruolo politico è l’adesione completa – senza se e senza ma – a quelli che lo stesso Benedetto XVI chiamava “principi non negoziabili”.

Si può ragionare sul come e sul quando, ma non sulla loro essenza.

In vista delle prossime elezioni, ho pensato che non potendovi partecipare attivamente, potevo almeno usare questo blog – rispettandone la natura – per cercare di raccontare chi sono alcuni degli esponenti che non solo si professano pubblicamente cattolici, ma – personalmente cosa molto più importante – con la propria vita offrono una testimonianza di vita cristiana condividendo il Vangelo e i suoi contenuti.

Lorenzo Fontana (Verona, 10 aprile 1980) – candidato alla Camera per il Veneto – è un politico italiano, vicesegretario federale della Lega dal 26 febbraio 2016 e deputato per la Lega dal 2018. Ha ricoperto l’incarico di Ministro per la famiglia e le disabilità dal 1º giugno 2018 al 10 luglio 2019 e di Ministro per gli affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I. Eurodeputato dal 2009 al 2018, dal 29 marzo fino alla sua nomina da ministro è stato anche vicepresidente della Camera dei deputati. (Da Wikipedia)

Domanda: Partito di cattolici o cattolici nei partiti?

L.Fontana: “I cattolici non devono aver paura della propria fede. Anche se, soprattutto in politica non basta definirsi tale per esserlo veramente. I valori del cattolicesimo oggi non vanno molto di moda: penso alle difficoltà di ogni giorno di testimoniare la propria fede. Più che fare un partito cattolico o che ci siano cattolici nei vari partiti secondo me è importante che ci siano cattolici un po’ ovunque. La cultura moderna è fortemente anticattolica, impregnata di ateismo pratico e questa è una situazione che coinvolge non solo la politica”

Come si fa a conciliare la propria fede con i compromessi tipici della politica?

“È molto difficile. È una battaglia quotidiana, come quella che si fa a livello spirituale. Bisogna evitare il più possibile i compromessi. Anche se a volte  è meglio avere un buon compromesso piuttosto che perdere completamente la battaglia. Ma la cosa più importante è non dimenticarsi mai quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. Perché il vero punto è il relativismo, per cui qualsiasi cosa può essere considerata giusta e qualsiasi cosa può essere considerata sbagliata”.

I grandi temi cristiani, i “principi non negoziabili” sembrano non essere più una questione di coscienza..

“Spesso commettiamo un errore: pensiamo che la politica possa cambiare la società facendo una legge. Non è così. Il cattolicesimo ci insegna che prima di arrivare a convertire l’imperatore si era convertito l’impero. Faccio un esempio. La schiavitù per il cattolico è una cosa chiaramente  aberrante e da abolire. La schiavitù è stata abolita dalla Repubblica di Venezia nel Medioevo. Ma la società già l’aveva abolita anni prima. Questo per dire che se noi pensiamo che il Parlamento possa fare una legge che è completamente avulsa dal suo contesto sociale, stiamo sognando. Insomma noi cattolici, la battaglia la stiamo perdendo nella società, nel vivere civile. Perché ci vergogniamo dei nostri valori cristiani e perché consideriamo la religione un qualcosa che deve essere praticata tra le mura di casa, dimenticando il monito di Gesù: Andate e predicate”.

Lei è stato Ministro della Famiglia. Qual è oggi la situazione delle famiglie italiane?

“Sulla famiglia si gioca proprio la battaglia fondamentale della società perché essa è il primo nucleo della comunità. Il tentativo dell’attuale modernità è proprio quello di rompere ogni legame sociale perché il legame sociale crea identità, solidarietà. Per il mondo moderno la famiglia è un inciampo. Se ci pensiamo in effetti le dittature hanno sempre tentato di indottrinare le nuove generazioni, cercando di distruggere la famiglia perché  la famiglia custodisce tradizioni, insegnamenti, cultura. In Italia viviamo il dramma del calo demografico e sicuramente ci sono questioni economiche, questioni di lavoro. Ma è anche una questione culturale  e quindi oltre agli aiuti concreti servirà anche far capire l’importanza delle famiglie nella società, il loro valore e che i bambini sono un importante investimento per il Paese”.

Lei crede all’esistenza del diavolo? E oggi chi è il diavolo?

“Certamente credo nella sua esistenza. Lo dice la Scrittura: il diavolo è come “un leone ruggente che va in giro cercando chi divorare”. L’ho studiato leggendo San Tommaso che spiega bene la questione degli angeli decaduti. Oggi chi è il diavolo? È l’ateismo pratico, cioè quella cultura atea che pensa che qualsiasi cosa sia giusta o relativa. Il diavolo è molto furbo, con l’ateismo che presuppone la non esistenza di Dio e del diavolo stesso, sta riuscendo a dominare il mondo”.

È devoto a qualche santo in particolare? Pratica devozioni?

“Dopo la devozione alla Madonna, sono devoto a San Michele Arcangelo. Fin da piccolo mi ha colpito questo angelo con la spada. A me i combattenti sono sempre piaciuti. Recito sempre la “corona angelica”, vado spesso a Monte Sant’Angelo. Penso che sia il santo giusto per la battaglia quotidiana che ognuno deve fare interiormente e penso sia utile come protettore della società. Inoltre come devozione personale recito le “Orazioni a Santa Brigida”, preghiere che si recitano quotidianamente per 12 anni. (per vedere di cosa si tratta clicca qui)”.

Si può essere come diceva un grande santo (Giovanni Bosco) “onesti cittadini e bravi cristiani”?

“Assolutamente si. Penso che una volta che si è bravi cristiani automaticamente si diventi onesti cittadini. Questo non vuol dire essere remissivi. È doveroso che il cattolico faccia le sue battaglie, deve farsi sentire. I cattolici devono uscire dalle proprie case ed essere orgogliosi del proprio credo. Si facciano sentire”.

***

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©David Murgia

(Tutti i diritti riservati)

 

 

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Una risposta a "VERSO LE ELEZIONI/ FONTANA (LEGA): “LA FAMIGLIA? È SOTTO ATTACCO. I FIGLI? SONO UN INVESTIMENTO PER IL FUTURO. CREDO NELL’ESISTENZA DEL DIAVOLO E OGGI IL DIAVOLO È L’ATEISMO PRATICO. PREGO SAN MICHELE ARCANGELO E RECITO LE ORAZIONI DI SANTA BRIGIDA. E AI CATTOLICI DICO: FATEVI SENTIRE”"

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  1. Qualcuno dica al cattolico dott. Fontana,che la Lega rende culto al “dio”Po’,e venera i druidi … … oltretutto la Lega, sostiene la legalizzazione della prostituzione,ed è neutrale su unioni omosessuali e aborto… …per essere veri cattolici non basta pregare, bisogna vivere coerentemente… …il dott. Fontana rispetta l’humanae vitae? … è un cattolico praticante?…

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