La Commissione della diocesi di Civita Castellana che sta valutando il caso delle presunte apparizioni mariane a Trevignano ha recentemente ascoltato  la sedicente veggente Gisella Cardia. Durante l’incontro – di cui ho parlato qui – aveva espressamente chiesto alla signora “maggiore prudenza e discrezione“. Il che tradotto vuol dire astensione dalla presenza in televisione e nei vari social. E questa richiesta della Commissione era proprio motivata dal fatto che minore presenza in televisione avrebbe in qualche modo aiutato i membri della Commissione a discernere meglio i fatti. E soprattutto a chiarire che i processi – almeno di questo tipo – non si fanno in tv, ma nelle sedi competenti.

Anche se, io sono un giornalista, è chiaro che tv e media devono fare il proprio lavoro e quindi ( per me ) ben vengano le interviste.

E ora, per tornare ai fatti di questi giorni, dobbiamo registrare  che la signora Gisella è stata ospite a “Porta a Porta”, a “Le Iene” e a “Pomeriggio Cinque”.  Insomma è andata nei programmi che registrano il maggior auditel quotidiano. Il tutto in poco più di una settimana. Mi sembra davvero troppo.

La raccomandazione alla discrezione della Commissione, per Gisella era più di un invito. Era una forma di obbedienza all’autorità, al suo vescovo. 

Questo non è un dettaglio. In moltissimi casi è stata proprio l’obbedienza all’autorità la “prova decisiva” per confermare l’origine soprannaturale degli eventi.

Con i dovuti distinguo, pensiamo sempre al caso di Padre Pio, che è stato perseguitato e massacrato dallo stesso “fuoco amico” (la Chiesa) eppure Padre Pio ha sempre obbedito. Anche quando è stato  destinatario di pene canoniche pesantissime. E sono certo che a essere stata presa in considerazione nel suo processo di canonizzazione sia stata più la sua obbedienza che i suoi straordinari fenomeni mistici.

Perché alla fine, obbedire è veramente una prova durissima.

Pensiamo a quanto ha sopportato Bernardette Soubirous che ha obbedito al vescovo di Tarbes; a quello che hanno dovuto subire i tre pastorelli di Fatima; a quelle straordinarie figure di Melanie Calvat e Maximin Giarud, i veggenti de La Salette, la cui coscienza fu violentata dal cardinale per conoscere i famosi segreti e a cui i due veggenti hanno obbedito.

Obbedire non è solo la vera prova dell’origine soprannaturale dei fenomeni. Obbedire è anche la vera Croce che ogni cristiano porta. Non c’è dubbio.

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Per chi volesse avere una visione completa  su tutto il fenomeno Medjugorje, il lavoro migliore è quello svolto dalla Pontificia Commissione di Inchiesta (guidata dal Cardinale Camillo Ruini) che, alla fine dei lavori, ha stilato la famosa Relazione Finale, documento segreto che io ho pubblicato per la prima volta in assoluto in versione cartacea e anche in versione Kindle nel mio libro “Rapporto su Medjugorje”.

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Il mio ultimo libro è Ho sposato un nazista. La mia fuga dal Quarto Reich. Una sconvolgente storia vera – edito da Piemme, scritto insieme a Hilde Keller. Il volume è disponibile su internet QUI o su Amazon QUI

Si tratta di un libro che ripercorre l’incredibile storia di Hilde Keller che sposa un neonazista e, insieme a lui, cerca di creare un nuovo Reich.

INVITO ALLA LETTURA:

Castello di Wewelsburg (Germania), anno 2018. Hilde insieme a quello che diventerà suo marito sono uniti in matrimonio da una sciamana. La celebrazione si svolge secondo un rituale delle Waffen SS, lo spietato  braccio armato della polizia nazista. A fare da sfondo alla cerimonia, non ci sono vetrate colorate di chiese gotiche tedesche ma il “sole nero”, luogo magico da cui prenderà vita il nazionalsocialismo esoterico voluto da Adolf Hitler e Heinrich Himmler. Come testimoni di nozze, ci sono figli e parenti di gerarchi nazisti.

La vita di Hilde da questo momento in poi si trasforma in un baratro frequentato da ombre nere, personaggi insospettabili che vestono divise naziste, che in casa hanno il busto del Fuhrer e la bandiera del Terzo Reich e che si incontrano in ville e lussuosi appartamenti sparsi in tutta Europa per progettare la follia: far rinascere il nazismo.

Un mondo – quello che vivrà ogni giorno Hilde – a cui si fa fatica a credere. Eppure tutto è reale. Tutto è inquietante. Sarà proprio Hilde a essere testimone di violenze (anche su animali), rituali occulti e raduni segreti di guerra. Scoperchiando un fenomeno che mette i brividi, di cui spesso si parla senza conoscerlo ma che è terribilmente diffuso: il neonazismo.

Dopo anni tormentati, Hilde riesce ad uscire da questo incubo e in una notte decide abbandonare il marito e quel mondo tenebroso per abbracciare la Croce e diventare cristiana.

“Sbaglia chi, in Italia, identifica il neonazismo con gruppi di ragazzi con capelli rasati e pronti alla violenza o con piccole realtà politiche di estrema destra. Il neonazismo oggi si veste di rispettabilità, buona educazione e ottima cultura”. CONTINUA

(David Murgia)

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3 risposte a “MADONNA DI TREVIGNANO, QUANDO LA VOGLIA DI ANDARE IN TV È PIÙ IMPORTANTE DELL’OBBEDIENZA”

  1. Adesso potrebbe fare la tronista da “uomini e donne”, oppure partecipare alla prossima edizione del Grande Fratello Vip… … l’albero si vede dai frutti…

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  2. Avatar Cav. Ciro De Luca
    Cav. Ciro De Luca

    Solo tanta Confusione e Di Sostanza di Religiosità della Madonna ? Nulla di fatto solo Tante Menzogne. Pensate la Motiplicazione dei Gnocchi, delle Pizze. e in Barba ai Ristoratori locale di Trevignano Romano.(Roma).

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  3. Dove l’Hanno Presa questa trovata? Vogliono Imitare Mediugorje? ma in Croazia e tutt’Altro Episodio che nulla ha che spartire con la congrega di Trevignano. Sua Santità, \Papa Francesco, tam tam scomunico la la Comunità del Bambinello, perchè non ha fatto cosa Analoga co questa comitiva di Santi, Santoni e Santerelle a Trevignano. Questi erano forse più speciali???

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